L’attività del potere giudiziario può divenire il fulcro propulsore per stimolare le forze legislative nella delicata materia attinente il riconoscimento delle unioni civili e del matrimonio a coppie dello stesso sesso? I diritti-doveri delle coppie di persone dello stesso sesso e la diversificazione degli istituti familiari nella legislazione italiana, e non semplicemente di individui che convivono, sono obiettivo irrinunciabile per il pieno riconoscimento civile e sociale dell’affettività gay. Migliaia di gay italiani che costituiscono nuclei familiari (anche con figli) e oggi non hanno la possibilità di regolamentare il proprio rapporto ed incorrono, quotidianamente, in esclusioni e difficoltà.
Alle famiglie gay è precluso cioè che per le famiglie eterosessuali che contraggono matrimonio è diritto o dovere acquisito e cioè: il riconoscimento pubblico della dignità dell’affettività, assenza di regime patrimoniale di coppia concordato, eredità, previdenza sociale e reversibilità della pensione, tutele e garanzie per il partner debole in caso di separazione, permesso di soggiorno per il partner extracomunitario, parità con le altre coppie nelle graduatorie occupazionali e nei concorsi pubblici, diritti sul lavoro come congedi lavorativi, costituzione di imprese familiari, assistenza ospedaliera e penitenziaria; decisioni relative alla salute in caso di incapacità, successione nel contratto d’affitto e diritto di permanenza dell’abitazione comune nel caso di morte del partner contraente, sconti famiglia e così via. La disparità, che molti Paesi hanno appianato con leggi e regolamenti anche molto diversi, lascia gay, lesbiche e transessuali italiani in un limbo legislativo privo di tutele e diritti.
Per riflettere sul novero delle sentenze intervenute in materia, venerdì 25 maggio 2012 presso la Fondazione Siniscalco Ceci della Banca del Monte di Foggia, alle ore 17,30 si terrà il Convegno organizzato da Magistratura Democratica e Arcigay Foggia dall’accattivante titolo: ‘OMOLEGARSI – Identità sessuali ed affettive nel matrimonio’, interverranno: Costanzo Cea, Magistrato; Dimitri Lioi, Responsabile Giuridico Segreteria Nazionale Arcigay; Luigi Pannarale, Ordinario di Sociologia nell’Università di Bari. Modera l’incontro Tony di Corcia, giornalista. L’evento rientra nelle iniziative che sono state previste nell’ambito della rassegna ‘Niente diritti se stiamo zitti’ in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia.