Milano. In piazza dopo 20 anni per i «matrimoni gay»

  

Attendono che il Comune istituisca il registro delle coppie di fatto, ‘promesso’ dal sindaco Pisapia entro la fine dell’anno. E, intanto, oggi pomeriggio in piazza della Scala ricorderanno i ‘matrimoni’ omosessuali ‘celebrati’, o meglio sceneggiati, 20 anni fa, dal consigliere comunale Paolo Hutter. Da allora, è il messaggio che vogliono lanciare le associazioni che hanno organizzato questa sorta di ‘rievocazione’ della provocazione, non è cambiato nulla. Ieri pomeriggio una delegazione del coordinamento Arcobaleno delle associazioni lgbt guidata dalla consigliera Anita Sonego ha consegnato ai capigruppo di Palazzo Marino dei sacchetti di riso. «Non è più tempo di finti ‘matrimoni’ gay in piazza – ha detto Marco Mori, presidente del Cig Arcigay – l’auspicio è che anche in Italia sia possibile al più presto festeggiare le coppie omosessuali come negli altri paesi europei». Un invito che una parte della maggioranza di Pisapia sta prendendo alla lettera visto che in commissione qualcuno già ipotizza «piccole cerimonie» al momento della consegna dell’attestato di «famiglia anagrafica» che consentirebbe ai conviventi di avere gli stessi diritti delle coppie sposate. Ma restano le tante perplessità avanzate dall’area cattolica del Pd e il flop dei registri istituiti dalle altre città.


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