BolognaNozze gay, Pd al lavoro: «Un’occasione persa se disertano la Festa»

Il Pd bolognese si mette in moto per scongiurare la frattura con la comunità lgbt, pronta a disertare la Festa dell’Unità al Parco Nord in polemica con lo stop dell’assemblea Democratica nazionale alle nozze gay. «Noi condividiamo le loro battaglie, spero non sprechino questa occasione», dice Daniela Vannini dell’esecutivo Pd, mentre il capogruppo comunale Sergio Lo Giudice sottolinea: «A Bologna e in Emilia-Romagna le posizioni del Pd non sono quelle di Rosi Bindi». Rassicurazioni che non bastano, però, a sanare la frattura con il circolo Arcigay Il Cassero: «Vogliamo ragionare ancora qualche giorno prima di decidere se andare». A poco più di un mese dall’apertura della Festa al Parco Nord, il tempo per riallacciare i rapporti con la comunità lgbt è davvero poco. E così la diplomazia del Pd si è già messa in moto, anche per scongiurare una divisione che rappresenterebbe un pessimo auspicio in vista delle prossime elezioni politiche. «Se decidessero di disertare la Festa, sarebbe una sconfitta per il Pd e un’occasione persa per le associazioni lgbt», riconosce Daniela Vannini, responsabile Diritti e migranti dell’esecutivo di via Rivani. «Nei prossimi giorni li contatteremo assolutamente aggiunge è importante che siamo presenti alla Festa dell’Unità, per portare avanti idee che sono comuni a molti di noi». Tra gli sherpa Democratici, al lavoro per scongiurare la defezione della comunità lgbt, c’è anche il capogruppo (ed esponente storico dell’Arcigay) Sergio Lo Giudice. Il no alle nozze gay visto a Roma «riguarda una dinamica nazionale sottolinea Lo Giudice qui il partito è avanti anni luce su certe tematiche. Spero e mi auguro che si creino tutte le condizioni perché questa ferita si possa sanare». L’Arcigay, nonostante le rassicurazione, per ora resta sul chi va là. «I nostri rapporti con il Pd bolognese sono sempre stati positivi riconosce la vicepresidente del Cassero, Valeria Roberti , ma le carte in tavola non sono semplici da gestire. La posizione nazionale del Pd ci ha disturbato molto, abbiamo bisogno di qualche giorno per confrontarci e decidere cosa fare». F. Ro.