Centaurus. «Nozze gay, il Pd bolzanino si dissoci dal nazionale»

  

BOLZANO Anche l’altoatesina Centaurus si associa alle proteste di molte associazioni gay italiane, a partire da Arcigay nazionale, contro la decisione presa dalla assemblea nazionale del Partito Democratico di non mettere sul suo programma il diritto al matrimonio per le persone dello stesso sesso. Centaurus si dice «stupita e allibita» per la decisione del Pd, che «in questo modo si allontana non solo dalla sinistra europea, ma dall’Europa tutta, dove la laicità dello Stato, i diritti delle minoranze e la parità di tutti i cittadini sono ormai riconosciuti anche da molti Partiti di centrodestra. Ricordiamo che la Francia pochi giorni fa ha deciso di introdurre il matrimonio gay e lesbico a partire dal 2013». Alcuni noti esponenti del partito, prosegue Centaurus, «hanno restituito la tessera come manifestazione del loro disappunto. Tanti gay, lesbiche, bi- e transessuali, non sentendosi più adeguatamente rappresentati, potrebbero arrivare a fare lo stesso. Facciamo appello ai rappresentanti politici del Pd eletti nella nostra provincia affinché si dissocino dalla posizione presa dal partito nazionale». Lo scontro in assemblea (a Roma) è avvenuto su due documenti diversi, entrambi riferiti ai diritti degli omosessuali. Il primo, elaborato da un gruppo di lavoro guidato da Rosi Bindi e approvato a maggioranza, è stato giudicato «troppo debole» dalla cosiddetta «ala laica» del partito perché privo di riferimenti al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Un secondo documento, presentato dall’ala laica e più incisivo su questo fronte, non è stato messo ai voti: e in assemblea è scoppiata una forte contestazione.


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