Milano. Il nuovo registro anagrafico approderà in consiglio lunedì

  

DI GIAMPIERO BERNARDINI E DANIELA FASSINI
S i è completato ieri sera, con gli ultimi consigli nelle zone 4, 5, 6 e 9, l’iter di discussione del nuovo registro anagrafico delle coppie di fatto. I pareri erano obbligatori, ma non vincolanti, per poter avviare la discussione in aula consiliare a Palazzo Marino. E procedere con l’approvazione e, quindi, l’istituzione del nuovo registro. La corsa contro il tempo nelle nove zone della città, voluta dal sindaco Giuliano Pisapia e dalla sua giunta per arrivare ad approvare il nuovo strumento anagrafico prima della pausa estiva, è stata vinta.
È bastata infatti una sola settimana per riunire, come per un’autentica emergenza, le commissioni e i consigli della città. Molti in seconda convocazione, a garanzia del numero legale, e con un solo punto all’ordine del giorno, la ‘Proposta di deliberazione di iniziativa consiliare avente ad oggetto: riconoscimento delle unioni civiche. Approvazione regolamento’. Come è il caso ad esempio della zona 4.
Ora la discussione spetta all’aula di Palazzo Marino dove, settimana prossima, sono attese tre sedute (lunedì, martedì e giovedì) interamente dedicate all’argomento. E dove si aspettano anche colpi di scena.
«L’approvazione del registro potrebbe presentare sorprese – dichiara il consigliere del Pdl Matteo Forte – perché la capogruppo del Pd, Carmela Rozza ha detto chiaramente che il gruppo non vincola nessuno». «La nostra posizione – prosegue l’esponente pidiellino – è assolutamente contraria all’equiparazione delle convivenze omosessuali al matrimonio».
La discussione potrebbe surriscaldarsi anche sugli emendamenti. Fra questi potrebbe esserci anche l’ipotesi di abbinare una cerimonia all’iscrizione nel registro. «Sarebbe la ‘pietra tombale’ della delibera – aggiunge Forte – in quanto espressione di una battaglia ideologica e non esigenza reale dei milanesi». Intanto, un ‘cartello’ di associazioni gay, comprendente Agedo, Arcigay Milano, Radicale certi diritti e Nuova proposta- Donne e uomini cristiani e omosessuali, ieri ha replicato, dando un giudizio negativo, alla lettera inviata da Agapo (Associazione genitori e amici di persone omosessuali) a Pisapia (pubblicata anche da Avvenire) dove veniva espressa contrarietà all’istituzione del registro. Ma è intervenuto anche il presidente del Cig Arcigay Milano, Marco Mori. Una replica ad Agapo tutta nel segno dell’intolleranza. Una risposta che inizia offendendo («non è degna nemmeno del cestino della raccolta differenziata»). E che invita, addirittura, Pisapia a distruggerla, «perché quella lettera è macchiata dal sangue delle persone omosessuali vittime delle violenze fisiche…». E altro ancora. Parole offensive e che esprimono un’intolleranza rabbiosa verso chi la pensa diversamente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Replica intollerante di Arcigay alla lettera inviata da Agapo al sindaco


  •