Bologna. Unioni civili, il tema (caldo) della kermesse

  

Forse non sarà la San Francisco del Belpaese, ma sicuramente Bologna resta la culla del movimento gay italiano. E il Pd bolognese, dimostrando un certo coraggio, si prepara ad discutere il tema delle unioni gay alle primarie tematiche della Festa dell’Unità. Nella speranza di passare indenne alle polemiche e consegnare a via Nazionale un contributo per il programma delle prossime politiche. Mentre rischia di non passare indenne dal Parco Nord Rosy Bindi, che chiuderà la Festa il 17 settembre, quasi certamente tra una contestazione «molto civile» del movimento lgbt bolognese. L’idea della primarie tematiche è semplice, quanto efficace. Allargare al di là del perimetro degli iscritti il dibattito su un tema chiave del partito, trasformare le principali posizione in una scheda di voto e chiamare la base (anche via web) a pronunciarsi. E quest’anno, dopo le polemiche che hanno visto protagonista Bindi proprio all’assemblea nazionale di Roma, non c’era tema più caldo delle unioni civili. E proprio su questo argomento, assicurano gli organizzatori della Festa, saranno chiamati a pronunciarsi i visitatori di quest’anno. Negli spazi della kermesse verranno presentate le legislazione europee sul tema, poi si organizzeranno i dibattiti, che si concluderanno trasformando le principali posizioni emerse sulle unioni gay in opzioni da votare all’interno delle primarie tematiche. Sicuramente un segnale di attenzione verso la comunità omosessuale, ancora nervosa per lo stop alle nozze gay incassato proprio da Rosy Bindi all’assemblea del Pd nazionale di metà luglio. Un segnale di attenzione che, a quanto pare, non eviterà polemiche e contestazioni alla presidente del Pd quando sarà al Parco Nord. «È maggiorenne e vaccinata mette le mani avanti il segretario bolognese Raffaele Donini la sfida della democrazia è anche quella di ricevere segnali di maggiore o minore gradimento dalla platea». Non a caso il Cassero, che sarà presente con uno stand, sta già pensando a una qualche forma di contestazione ma «molto civile assicurano dalla Salara noi non le impediremo di parlare». E proprio a Bindi sarà dedicata l’installazione dentro lo stand del Cassero. Una mostra per informare i visitatori della Festa sui matrimoni gay all’estero e «su come le posizioni di Bindi restano insufficienti e antistoriche». F. Ro.


  •