L’Europride 2015 sarà a Riga

  

di Chiara Merico
Nulla di fatto per Milano: a ospitare l’Europride 2015, la manifestazione dell’orgoglio omosessuale che si tiene ogni anno in una diversa città europea, non sarà il capoluogo lombardo, ma la capitale lettone Riga.
MORI: CI ABBIAMO PROVATO, MA È STATA DURA. Lo ha annunciato il presidente locale di Arcigay Marco Mori via Twitter e Facebook sabato 1° settembre, quando a Marsiglia è stata scelta la città che ospiterà la manifestazione nel 2015. Oltre a Milano le candidate erano appunto Riga, Barcellona e Manchester. «Europride 2015 sarà a Riga. Ci abbiamo provato, ma è stata dura. Ora si parte a lavorare per Pride Milano 2013 e 2014 per prepararci a Expopride 2015».
MAJORINO AVEVA DATO IL SUO SOSTEGNO. La decisione è arrivata dopo che lo stesso Comune di Milano aveva fatto sapere di «apprezzare» la candidatura della città a ospitare l’Europride 2015. «La città di Milano ha deciso di intraprendere la strada verso un pieno riconoscimento dei diritti civili, conscia del fatto che questi siano la base per costruire una città giusta, moderna e internazionale», aveva scritto nella lettera di sostegno l’assessore comunale alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Da parte sua, Mori aveva spiegato l’obiettivo di Arcigay: «Riuscire a coniugare il tema di fondo di Expo 2015: Tutti sul pianeta dovrebbero avere accesso ad un’alimentazione sana, sicura e sufficiente con le esigenze di milioni di persone senza diritti: Tutti sul pianeta dovrebbero avere pieno accesso a uguali diritti, a prescindere dal loro orientamento sessuale e dalla loro identità di genere».
PROTESTANO LE OPPOSIZIONI, CON MORELLI E DE CORATO. L’aperto sostegno di Majorino alla manifestazione aveva suscitato le proteste delle opposizioni: «Ormai i cattolici del Pd in Giunta sono ridotti a comparse», aveva chiosato il vicepresidente del Consiglio comunale, Riccardo De Corato (Pdl). Per l’ex vicesindaco «è sbagliato far coincidere la manifestazione dell’Europride con l’Expo, perché si darà un’ immagine univoca, totalizzante e non pluralista della nostra città, dove ci sono molti milanesi che non condividono quel messaggio».
Altrettanto netta la condanna del consigliere comunale Alessandro Morelli (Lega Nord): «Nella nullità’ politica e amministrativa di questa giunta l’assessore Majorino brilla per le sue battaglie per i gay.
Pensino a rilanciare l’immagine di Expo con qualcosa di serio e non con carnevalate».


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