Congresso Nazionale, il saluto di Napolitano, Fornero, Cancellieri

  

Sono incominciati oggi alle 15 a Ferrara, con un minuto di silenzio a commemorazione della giovanissima vittima di omofobia di Roma, i lavori del XIV Congresso Nazionale di Arcigay, “Diritti oltre la crisi”.
Dopo il commosso momento di raccoglimento e la lettura di un passo del romanzo dello scrittore ferrarese Giorgio Bassani sono intervenuti a portare il loro saluto all’associazione il vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto e la presidente della Provincia Marcella Zappaterra che dichiara “credo sia una vergogna che gli italiani per sposarsi debbano andare in Spagna o le donne per vedersi garantire i diritti alla maternità Sono motivi di vergogna per il nostro paese. Ambivalenze contraddizioni vanno corrette e superate, al contrario, va detto, che le ambivalenze sono nutrimento della pavidità di tanti politici anche progressisti che non riescono a forzare la mano a tutta la comunità. Forzare la mano si dovrebbe fare ignorando strategie retoriche anche a costo di qualche tensione. E’ ora di rischiare. Gli effetti benefici sarebbero per tutta la società”.
Tra i saluti Istituzionali sono giunti al Congresso quelli del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che auspica che dall’assise “possano scaturire elementi utili e significativi per riaffermare la centralità del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione”. Per Napolitano è necessario “opporre” un fermo rifiuto ai fenomeni di omofobia e “in questo momento di crisi economica”, “è più che mai necessario mantenere alto il livello di guardia perché non si acuiscano fenomeni di discriminazione”
Renato Schifani, Presidente del Senato, oltre ad esprimere il suo augurio di buon lavoro ai delegati e alle delegate di Arcigay ci ha tenuto a riaffermare “che il rifiuto di ogni discriminazione e la tutela della dignità della persona siano imperativo categorico per noi tutti, garanzia e fondamento di ogni società libera”.
Insieme agli auguri del Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri è giunto al congresso poi, il saluto del Ministro del Welfare con delega alle Pari Opportunità Elsa Fornero, che ha stigmatizzato l’ennesimo intollerabile atto di omofobia che ha avuto esiti tragici per un giovanissimo e ha ribadito la “convinzione circa la necessità di urgente riconoscimento a livello normativo dei reati di omofobia e transfobia: si tratta di norme di civiltà che vengono sollecitate, a gran voce, dalla società civile, ma anche dalle istituzioni internazionali ed europee. Intendo proseguire il mio impegno perché possa essere garantito a tutte le persone il diritto alla parità di trattamento, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale o dall’identità di genere, mediante l’adozione di una Strategia nazionale per i diritti della persone LGBT, a partire dalla attuazione della Raccomandazione del Consiglio d’Europa n. 5 del 2010. In questa sede voglio annunciare che è stato costituito il Gruppo nazionale di lavoro delle associazioni LGBT, a cui partecipa anche Arcigay, che collaborerà con il Dipartimento per le pari opportunità e l’Unar per la stesura della Strategia nazionale e per individuare le misure che possono essere concretamente adottate per il contrasto delle discriminazioni”.
Numerosi sono state poi le attestazioni di stima e di auguri all’associazione da parte delle forze politiche che ci hanno tenuto, in occasione del XIV Congresso, a ribadire il loro impegno per i diritti delle persone gay, lesbiche e trans. Il Partito Democratico, è intervenuto direttamente con Ettore Martinelli, responsabile diritti civili, mentre Pier Luigi Bersani scrive al Congresso: “Da troppo tempo il nostro paese aspetta che venga colmata la distanza che ci separa dall’Europa rispetto ai diritti. Da troppo tempo le aspettative della comunità lgbt italiana sono state deluse da una politica incapace di dare risposte all’altezza dei tempi che viviamo. E ciò anche per colpa nostra, che non siamo stati esenti da timidezze e incertezze”. Il segretario del Partito Democratico promette di impegnarsi direttamente “perché siano riconosciuti alle coppie omosessuali che vorranno unirsi civilmente gli stessi diritti previsti dalla legislazione che c’è in Germania, compreso il diritto di quei bambini che già oggi vivono all’interno di nuclei famigliari omogenitoriali a veder riconosciuto dalla legge un legame, oltre che col genitore biologico, anche con il “genitore di fatto”.
Antonio Di Pietro, per Italia Dei Valori, oltre a ribadire la totale adesione del suo partito alle battaglie del movimento lgbt italiano promette la calendarizzazione di una proposta di legge contro l’omofobia con l’estensione della Legge Mancino “a partire dalla prossima settimana, ne chiederemo l’immediata calendarizzazione in aula a Montecitorio anche in ricordo del ragazzo che si è recentemente suicidato a Roma a causa di un atroce bullismo”. Di Pietro ci ha tenuto a ribadire anche l’impegno del partito per il matrimonio gay “Io e gli altri amici del gruppo IdV abbiamo sottoscritto nel giugno scorso la proposta di legge per l’estensione del matrimonio civile anche alle coppie omosessuali e questo ha fatto sì che anche in Italia sia finalmente possibile discutere di una vera uguaglianza e di una reale parità di diritti che superi definitivamente le disuguaglianze fra cittadini omo ed eterosessuali”.
E’ poi affettuoso il saluto di Nichi Vendola al Congresso: “Avete insegnato a tanti giovani uomini e a tante giovani donne a non avere paura, a uscire dal silenzio, li avete incoraggiati a chiamare per nome i propri amori e a non nascondersi. Siete ogni giorno fucina di battaglie di civiltà epocali. Anche da Arcigay ho imparato che chiedendo poco non si ottiene nulla. Per questo credo che questo più che mai sia il momento di esigere, di non accontentarsi, di rivendicare diritti interi”.
Per Angelo Bonelli, presidente dei Verdi “oggi più che mai è necessario che le istituzioni diano un segnale forte ed immediato contro la discriminazione, l’intolleranza e la violenza. Il Parlamento deve approvare subito una legge contro l’omofobia. Non c’è altra strada per fermare il dilagare di comportamenti che non devono avere diritto di cittadinanza in un Paese civile”. Nel suo saluto al Congresso di Arcigay Massimo Donadi Portavoce Diritti e Libertà apre al matrimonio gay “Il presidente Obama, ben prima delle elezioni, si era schierato senza se e senza ma a favore dei diritti delle persone lgbt e ben tre referendum popolari, in altrettanti Stati Usa, hanno dimostrato che c’è ormai un’ampia maggioranza di cittadini a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. E’ bene quindi che anche la politica italiana ne prenda atto perché, come sappiamo tutti, l’opinione pubblica e la società civile è spesso più avanti della classe politica che ci rappresenta. È per questo che, fin da subito, vi diamo la disponibilità del nostro movimento per iniziative comuni a partire dalla sede parlamentare”.
Giungono poi ad Arcigay i saluti di numerose sigle dell’associazionismo italiano. Tra gli altri presenziano ai lavori del Congresso, Paolo Beni, Presidente nazionale Arci, Maria Gigliola Toniollo, CGIL Nuovi Diritti e Manuela Claysset dell’UISP e i saluti e le attestazioni di stima dell’associazionismo di settore.


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