Primarie in 1500 seggi lombardi la mappa e le regole per il voto

  

di MATTEO PUCCIARELLI

CENTOSETTANTAMILA già registrati in tutta la Lombardia. Tutto pronto, o quasi, per le primarie del centrosinistra di domani con la macchina organizzativa della coalizione che corre a pieno regime. Ci sarà un seggio nel 94 per cento dei Comuni della regione, 1508 seggi e poco meno di 10mila volontari al lavoro.
«Sono numeri pazzeschi, sia dal punto di vista della partecipazione attiva dei volontari che di chi andrà a votare, abbiamo 35mila registrati solo a Milano e provincia», azzarda Roberto Rampi, il responsabile organizzazione del Pd regionale che segue il coordinamento delle primarie per la coalizione. In città ci saranno 120 seggi aperti dalle 8 del mattino fino alle 20. «Il comitato provinciale delle primarie — sottolinea Matteo Mangili del Pd — esprime gratitudine e apprezzamento nei confronti delle migliaia di volontari che stanno lavorando senza sosta per permettere le operazioni di voto». Oltre ai gazebo e alle sedi di partito (circoli Pd, sezioni Psi, Sel e pure la federazione comunista del Pdci di via De Amicis), anche diversi
locali pubblici e privati si sono messi a disposizione: tra gli altri, il dopolavoro ferroviario di via Sammartini, l’Unione inquilini di via Visconti D’Aragona, la Casa della cultura di via Borgogna, un bocciodromo (via dei Missaglia 46), la Camera del lavoro di piazzale Segesta, il centro sportivo di via Campari 10. Ma anche bar, ristoranti, pizzerie, l’Istituto tibetano di via Euclide 17, circoli dell’Arci, dell’Arcigay e delle Acli,
cooperative, una libreria, un negozio di parrucchieri, una trattoria. E intanto il sindaco Giuliano Pisapia fa sapere che voterà Nichi Vendola per via di una «consonanza politica e personale», sperando poi che «Bruno Tabacci torni nella mia giunta a fare l’assessore al Bilancio».
Chi può votare? Chiunque abbia i requisiti per le elezioni politiche e amministrative, che abbia compiuto 18 anni, oltre ai cittadini
immigrati in possesso di carta di identità e di regolare permesso di soggiorno. Capitolo regole: al seggio ci si dovrà presentare muniti di documento di identità, tessera elettorale, certificato di elettore della coalizione di centrosinistra e al momento del voto si dovrà versare un minimo di due euro. Si può votare solo nel seggio collegato alla propria sezione elettorale, cioè a quella dove si vota normalmente alle elezioni
politiche o amministrative. Confermata la maggior parte degli indirizzi delle edizioni precedenti ma per sapere qual è il proprio seggio si deve consultare il sito
primarieitaliabenecomune.it.
Si prevedono file, ma un modo di evitarle c’è: presentarsi in un ufficio elettorale (di solito un circolo del Pd, la lista è sul sito della consultazione) per registrarsi entro oggi, così si arriva al gazebo e si vota senza dover firmare altre
carte. Chi si è pre-registrato online dovrà portarsi al seggio la stampata dell’avvenuta iscrizione e versare il contributo prima di poter votare. Tutti gli altri, invece, dovranno firmare tre moduli, versare i due euro (o anche più, se si vuole) e poi votare, ma ci vorrà un po’ più di tempo. Per ogni voto, 50 centesimi verranno inviati alla coalizione nazionale, il resto resterà nelle casse provinciali dei partiti per finanziare la campagna elettorale.
Nel 2005 alle primarie dell’Unione in Lombardia si recarono ai seggi in 579mila, record finora imbattuto; alle primarie del Pd del 2007 gli elettori furono 380mila; nel 2009, sempre nella consultazione interna al Pd, votarono in 260mila.


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