Arcigay, 70 deputati e 24 senatori appoggiano l’Arcigay

  

Tra i nuovi eletti risulta una pattuglia di onorevoli che hanno aderito all’appello “Tempo scaduto” per rivendicare i diritti civili degli omosessuali
E’ risultata eletta una pattuglia di deputati (fra 74 e 78) e di 24 senatori che hanno aderito all’appello “Tempo scaduto” lanciato da Arcigay su quattro temi dei diritti civili: matrimonio gay, omofobia, modifiche alle leggi 40 sulla procreazione e 164 sulla transessualità. Lo ha reso noto il presidente dell’Arcigay, Flavio Romani.

Per le unioni si tratta del vero e proprio matrimonio gay, spiega Romani, ovvero “l’estensione alle coppie omosessuali di tutti i diritti ora previsti per i matrimoni eterosessuali”.

Al Senato hanno aderito 12 esponenti Pd, tra i quali Ignazio Marino, Laura Puppato, la responsabile nazionale scuola Francesca Puglisi, Rita Ghedini, l’ex presidente Arcigay Sergio Lo Giudice. Poi 11 senatori di M5S e uno di Sel.

Alla Camera l’oscillazione fra 74 e 78 eletti deriva dalle scelte che Vendola (pure firmatario), Boldrini, Fava e Tabacci possono fare per un collegio o l’altro, impedendo eventualmente l’elezione di alcuni firmatari dell’appello. Se risultassero tutti eletti, sarebbero 29 deputati del Pd, 27 M5S, 20 di Sel, poi Adriana Galgano di Scelta Civica e Cristina Scaletti di Centro Democratico.


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