In vista delle elezioni politiche 2013, Arcigay lancia la campagna “Tempo scaduto” che sottoporrà ai leader delle coalizione e ai candidati a Camera e Senato la richiesta di assumersi quattro impegni chiari: il riconoscimento del matrimonio egualitario per le coppie dello stesso sesso, con tutti i diritti collegati, l’abrogazione della legge 40 o una sua radicale modifica, l’estensione della legge Mancino anche ai reati motivati da omofobia e transfobia e una modifica della legge 164/1982 che permetta il cambiamento del nome e del sesso anagrafico alle persone transessuali e transgender anche senza intervento chirurgico.
Per l’occasione Arcigay ha creato il sito www.temposcaduto.com che in modo chiaro spiega le rivendicazioni dell’associazione e riassume le posizioni dei partiti su questi temi. Il sito raccoglierà nei prossimi giorni, nella pagina “Chi voto?”, l’impegno che esprimeranno i candidati, collegio per collegio: bollino verde per i sì all’agenda di Arcigay, bollino rosso per i no.
Al contempo Arcigay, tramite i volontari dei suoi circoli territoriali, ha già iniziato la diffusione in numerose città e comuni della campagna nazionale a sostegno del matrimonio civile per persone dello stesso sesso e contro omofobia e transfobia, con manifesti affissi negli spazi di propaganda elettorale destinati a campagne collaterali.
L’iniziativa, anche in considerazione delle novità positive che vengono da Inghilterra e Francia sul tema, vuole essere una richiesta diretta all’elettorato perché sostenga con il voto solo quelle forze politiche che dicono con chiarezza “sì” al matrimonio civile tra persone dello stesso sesso e no all’omo-transfobia, ed è parte integrante delle iniziative messe in campo dall’associazione perché partiti e movimenti politici imbocchino senza indugi l’autostrada dei diritti per tutti e tutte.
I quattro manifesti rappresentano una coppia di uomini che brindano al loro matrimonio con la scritta “L’amore non fa differenze il tuo voto sì” e una coppia di donne in abito da sposa che si scambiano un bacio affettuoso sulle labbra con la scritta “Non abbassare gli occhi, aprili”. Un terzo manifesto mostra una torta nuziale con la scritta “Torti a nessuno, torte per tutti”. Nel manifesto contro l’omo-transfobia, un’immagine choc rende con chiarezza quanto ribadito dallo slogan e cioè: “Omofobia e transfobia uccidono tutto di una persona”. Sui manifesti compare lo slogan della campagna: “Il tempo è scaduto, sostieni chi dice “sì” ai diritti” e un richiamo al sito della campagna www.temposcaduto.com.
Ancora, sempre allo scopo di sollecitare l’opinione pubblica sull’agenda politica proposta, Arcigay ha lanciato una petizione on-line (al sito: https://www.change.org/it/petizioni/candidati-alle-politiche-2013-matrimonio-egualitario-lotta-all-omofobia-procreazione-assistita-diritti-delle-persone-trans). La petizione vuole essere la richiesta ai cittadini e alle cittadine italiane perchè facciano pressione sui futuri parlamentari perché si assumano gli impegni contenuti nell’agenda di Arcigay.
La campagna è legata al profilo di Facebook: http://www.facebook.com/pages/Temposcaduto/532213650145188 e a quello Twitter: @tempo__scaduto.
“Tutte le iniziative messe in campo – spiega Flavio Romani, presidente di Arcigay – impegnano coloro che governeranno ad uscire dal medioevo dei diritti nel quale stiamo languendo da anni. La maggioranza degli italiani è per il sì al matrimonio gay e per il no all’omofobia e transfobia. Sono solo il parlamento e i partiti che hanno ostacolato in tutti i modi questi provvedimenti civili e democratici”.
“Abbiamo organizzato – continua Romani – la prima campagna politica nazionale che mostra agli italiani, in spazi istituzionali, le coppie dello stesso sesso nel corso dei festeggiamenti per il matrimonio. Ribadiamo poi in altri manifesti che l’omo-transfobia uccide. Non siamo più disposti ad aspettare: il tempo per negligenze e ritardi sui diritti civili e di libertà è ampiamente scaduto”.
“Con queste elezioni politiche 2013 è intenzione esplicita della nuova dirigenza di Arcigay di non firmare alcuna cambiale in bianco ai partiti: solo l’accesso al matrimonio civile garantisce totale parità alle coppie formate da due uomini o due donne, ed è questo quello che Arcigay sosterrà in tutta la campagna elettorale e oltre”, aggiunge il presidente di Arcigay Flavio Romani.
“Da questo punto di vista le proposte che stiamo ricevendo da tutti i partiti sono imbarazzanti, timide e sbiadite, soprattutto se collocate nel percorso europeo di raggiungimento di totale uguaglianza che stiamo vivendo”, conclude Romani.
Tra gli appuntamenti di mobilitazione locale infine Arcigay segnala l’organizzazione di matrimoni simbolici, il 10 febbraio a Mantova e il 23 febbraio a Bologna. A Bologna, proprio alla vigilia delle elezioni, si terrà la festa nuziale “Stasera mi sposo” una ricostruzione della possibilità di sposarsi in modo che tutti possano provare la libertà di farlo, anche gay e lesbiche a cui questa possibilità è negata, con le pubblicazioni, i brindisi, la cerimonia, le foto di rito, la torta nuziale e le bomboniere.
Da segnalare infine ciò che è successo a Barletta, dove si è provveduto a denunciare alle autorità competenti l’atto di sfregio compiuto alla campagna a favore del matrimonio civile tra persone dello stesso sesso, i cui manifesti sono stati coperti da manifesti della propaganda elettorale di una esponente de “La Destra”.