Forza Nuova tenta il blitz Alta tensione sul lungolago

  

Sono spuntati sulla strada del Lungolago all’improvviso, annunciati dal frastuono di botti e slogan offensivi nei confronti degli omosessuali. Una ventina di militanti dei movimenti di estrema destra Forza Nuova e Extrema Ratio, vestiti neri e occhiali scuri, ha cercato di disturbare la manifestazione di Arcigay con un blitz dalle movenze particolarmente aggressive che è stato fermato dalle forze dell’ordine sulla strada, a pochi metri dalla discesa erbosa che porta al castello. Poliziotti, carabinieri e agenti della polizia locale hanno fatto un cordone che ha impedito non senza difficoltà il contatto tra il gruppetto e alcuni partecipanti alla manifestazione che si erano avvicinati per rispondere alla provocazione. Sono stati dieci minuti di tensione perché il corteo ha dato l’impressione di voler continuare la marcia fino al luogo dove si stava svolgendo la pacifica iniziativa. Dal gruppo sono partiti anche numerosi fumogeni e botti, oltre che slogan per «la famiglia tradizionale» e contro i matrimoni gay. Nel frattempo si sono formate code di auto sul lungolago, con gli automobilisti che hanno iniziato a suonare i clacson per far spostare i militanti di estrema destra che stavano occupando la strada. Ad un certo punto hanno fatto la loro comparsa alcuni agenti di polizia con gli sfollagente e il piccolo corteo ha fatto marcia indietro, risalendo verso il ponte di San Giorgio percorso all’andata. In serata un comunicato di Forza Nuova ha spiegato di aver voluto «contestare la parodia del matrimonio» definendo il proprio blitz una «rumorosa» espressione di idee. Il corteo non autorizzato di Forza Nuova non ha interrotto la manifestazione che si stava tenendo davanti al castello. Quando il gruppetto ha fatto la sua comparsa sul lungolago, si erano da poco conclusi gli interventi introduttivi delle associazioni che hanno organizzato l’evento. La tranquillità dell’iniziativa, dove erano presenti anche diversi bambini, è stata turbata per alcuni minuti dalle urla e dai botti minacciosi che arrivavano dalla strada. La risposta dei partecipanti è stato un lungo applauso a difesa «della civiltà» come ha detto più di un presente. Intanto alcuni si erano staccati dalla festa per fronteggiare il manipolo. «Siete solo dei fascisti» gridavano. Dagli estremisti di destra partivano slogan a favore della «famiglia tradizionale». «Vergognatevi, siete dei c….» ha urlato un forzanovista. «Andrete all’inferno» gli ha fatto eco una ragazza a suo fianco. «Mi chiedo per quale motivo sia stato permesso a quegli estremisti di avvicinarsi così tanto – dichiara il capogruppo di Sel in Provincia, Francesco Tiana – le forze politiche, la società civile, le istituzioni e il sindaco Nicola Sodano devono isolare questi comportamenti violenti ».


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