Volevano rivendicare il diritto alla memoria, nel ricordo dei martiri italiani delle Foibe. Per farlo hanno cercato di soffocare un altro diritto, quello dei gay che chiedono di esistere come coppia. Lo hanno fatto con un corteo non autorizzato. Sono spuntati di soppiatto dalla ciclabile che corre sotto il ponte di San Giorgio e con bandiere nere, fumogeni tricolore e botti hanno inveito contro l’evento organizzato dall’Arcigay davanti al castello. Ora, a distanza di un paio di giorni, i partecipanti alla provocazione di Forza Nuova sono bersaglio di un’indagine della Digos. Questione di qualche giorno e il loro nome finirà sul registro degli indagati della procura. Manifestazione sediziosa ed esplosioni pericolose. In sostanza: corteo non autorizzato e scoppio di botti e petardi. Sarebbero questi gli addebiti per i partecipanti alla manifestazione organizzata da elementi dell’ultra destra domenica mattina. Si tratta di meno di trenta persone, che ora andranno ad una ad una identificate. Lavoro relativamente semplice per via del fiume di documentazione filmata e fotografica, sia amatoriale che giornalistica, reperita da varie fonti, non ultimo internet. Più semplice per gli elementi mantovani, già noti agli agenti delle forze dell’ordine e raccolti, almeno in parte, sotto la bandiera di Extrema Ratio. Più laboriosa ma non certo problematica, l’identificazione degli altri partecipanti, provenienti in parte da province lombarde e in parte dal Veneto. Il lavoro di indagine della questura dovrebbe durare meno di un paio di settimane. È anche vero che il cortee di Forza Nuova, grazie all’intervento delle forze dell’ordine, non ha provocato problemi all’andamento tranquillo e pacifico della manifestazione organizzata dall’Arcigay. Solo un breve susseguirsi di botti e slogan contro gli omosessuali. Nulla di violento ma il corteo non era autorizzato come invece lo erano le nozze gay, il presidio del comitato Mantova antifascista in piazza Mantegna e il banchetto di Fiamma Tricolore in piazza Sordello.
Mantova. E per l’assalto neofascista sono in arrivo le denunce
This article was written on Tuesday February 12th, 2013.
Some contents may no longer be valid or available.
Some contents may no longer be valid or available.