Gentile direttore de “Il Messaggero”,
immaginavamo che titolazioni improbabili come “omicidio gay” fossero ormai ampiamente superate da una stampa ormai più rispettosa nei confronti sia delle vittime di omicidio che della minoranza omosessuale.
Dobbiamo ricrederci, almeno stando al titolo che leggiamo oggi 25 febbraio 2013 sul quotidiano che lei dirige a pagina 48. Le chiediamo: si è mai visto un “omicidio etero”?
L’accento che fa il vostro quotidiano all’orientamento sessuale della vittima oltre che inutile non fa altro che alimentare il pregiudizio che sta nella disparità di trattamento che ricevono le vittime eterosessuali o omosessuali. E meno male che almeno siamo un passo oltre la cronaca nera anni ’60 che parlava di “omicidi negli squallidi ambienti gay”…
Flavio Romani, presidente Arcigay