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La pandemia ha colpito, e lo sta ancora facendo, davvero duramente. Al dolore per le vittime (quante in meno sarebbero potute essere con una sanità pubblica adeguata?) si sommano le difficoltà dovute alla crisi dell’economia e al malessere diffuso dovuto alla socialità “congelata”.
L’IMPORTANZA DELLE RETI SOCIALI
Verona è una città ricca di reti e spazi sociali di varia natura che da decenni si occupano di ambiente, precariato, immigrazione, antirazzismo, antifascismo, antisessismo, diritti, inclusività, socialità, cultura. Sono luoghi e persone che, spesso lontano dai riflettori, contribuiscono a tenere vivo il dibattito in città su temi prioritari per la vita sociale.
UN CONTESTO DIFFICILE
Ma Verona è anche una città opulenta dove, nonostante le reti solidali, vivere può diventare molto difficile . Gli ultimi e i senza voce sono spesso destinati a rimanere tali, mentre le istituzioni in più occasioni hanno dimostrato di non fare nulla per contrastare gli atteggiamenti omofobi, sessisti, razzisti e spesso apertamente fascisti diffusi in città.
REALTA’ VIVE, DA SOSTENERE
In questo contesto è ancora più importante sostenere realtà e spazi sociali che spesso devono reggersi solo sulle proprie gambe e che ora si trovano in grave difficoltà per la paralisi causata dalla pandemia e dalle sue politiche di contenimento.
Finora, grazie all’autotassazione e – in rari casi – ad accordi presi con i locatari, siamo riusciti a far fronte al pagamento dei canoni di affitto e delle utenze. Ma il nuovo blocco delle attività dopo l’estate e l’incertezza su quanto potrà ancora durare, mettono a dura prova le nostre possibilità economiche e di autofinanziamento.
Vogliamo dare un futuro alle nostre attività, da quelle di servizio (sportelli, biblioteche…) a quelle politico-culturali, fino al sostegno che abbiamo dato, stiamo dando, e continueremo a dare proprio alle fasce di popolazione più in difficoltà, anche in questo periodo di emergenza.
Siamo persone, realtà e relazioni che
– fanno vivere gli spazi sociali di Verona,
– rendono la città più ricca e più libera dal punto di vista sociale e culturale
– uniscono volontariato , autogestione, creazione di comunità
– sono parte attiva per la promozione un mondo diverso e più equo , un mondo ancor più necessario in un periodo dove a dominare sembrano solo gli incubi peggiori .
Ci rivolgiamo a chi già ci conosce, a chi ha fatto con noi un pezzo di strada, a chi condivide le nostre idee e le nostre attività.
Ma ci rivolgiamo anche a chi ancora non ci conosce, ma pensa alle diversità come a un arricchimento comune, invitandol* a scoprire le nostre realtà e a sostenerle.
Vogliamo continuare a dare a Verona un volto diverso. Per questo abbiamo bisogno di tutt* voi .
CHI SIAMO
Circolo Pink , sede storica del movimento veronese, nato per sostenere le persone Lgbte+. Oggi accoglie uno sportello dedicato ai migranti Lgbt – Pink Refugees, ne segue le problematiche di vita, dalla regolarizzazione alla piena consapevolezza e autodeterminazione come persone LGBTQ. Presso la sua sede si riuniscono anche Non Una di Meno e Potere al Popolo.
Non una di meno – Verona , è un movimento femminista e transfemminista e mira alla trasformazione radicale della società a partire dalla lotta contro la violenza maschile e di genere. Attivo a Verona dal 2017 con presidi, incontri, manifestazioni (come quella contro il Congresso Mondiale delle Famiglie) e anche con lo sportello legale “Io ti Credo”, per sostenere chi ha subito violenza di genere.
Potere al Popolo – Verona , un partito anomalo, capace di interagire con i movimenti, che propone una visione di società che non sia imperniata sulla ricerca del massimo profitto, e che propone uno sportello sociale di aiuto.
La Sobilla , è un laboratorio di idee e di pratiche libero da sponsor istituzionali e commerciali che propone presentazioni di libri, seminari, proiezioni, esposizioni. E’ anche sede della storica Biblioteca Giovanni Domaschi, di Fuorimercato-Autogestione in movimento, dell’infopoint L’ombroso. La Sobilla è co-organizzatore del Festival di Editoria Indipendente Brutti Caratteri.
Info-spazio 161 , info-point che ospita l’archivio cartaceo di movimento gestito dal Centro di documentazione G. Bertani; valorizza giovani artisti della scena underground e ospita uno sportello per i diritti a supporto di migranti e senzatetto.
Laboratorio Autogestito Paratodos, fabbrica artistica, officina politica, spazio di libertà, di aggregazione, di scambio. Aperto al quartiere, alla città, al mondo. Fra le attività: un corso pizzaioli per richiedenti asilo, una scuola di italiano, uno sportello sociale. Ospita la Palestra Popolare Jacovacci, il collettivo del Teatro Popolare, il Laboratorio sociale di Tango. Durante il lockdown ha attivato SOS SPESA per famiglie in difficoltà.
Sat-Pink Verona e Padova Servizio Accoglienza Trans/Transgender, dal 2011 risponde alle esigenze delle persone transgender e gender variant e l* supporta nel percorso di transizione grazie alla presenza di professionist* convenzionat* degli ambiti psicologico, medico, legale.
Pianeta Milk – Verona Lgbt Center arci-arcigay , sede di Arcigay, luogo di aggregazione e di servizi per la comunità LGBT+: corsi, biblioteca e videoteca tematiche, sportello di ascolto psicologico, telefono amico, gruppi tematici, consulenza di sexperts e test rapidi per MTS.
Oltre a lanciare questo crowfunding abbiamo comunque intenzione di dare avvio a un’azione politica di rivendicazione della fondamentale funzione che i nostri spazi svolgono. Intendiamo rivendicare di fronte alla città e alle sue istituzioni il nostro diritto di esistere, in quanto siamo realtà aperte, inclusive, di incontro, di ascolto, di confronto, di partecipazione, di esercizio concreto della democrazia e della solidarietà verso le fasce più svantaggiate, in quanto svolgiamo un’azione politico-culturale, nel senso ampio dell’espressione, che arricchisce la città, andando a colmare, tra l’altro, le molte lacune e inerzie delle istituzioni stesse.
SOSTIENI GLI SPAZI SOCIALI VERONESI!