Oggi, su “Avvenire”, Angelino Alfano, segretario nazionale del Popolo delle Libertà, ribadisce una sommessa e spaurita apertura alle unioni civili anche tra persone omosessuali: “Possiamo ampliare le tutele nei rapporti di coppia senza smontare il codice civile, la Costituzione e soprattutto il diritto naturale: la famiglia è una sola: quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Per noi sarà sempre e solo così. L’agenda e le idee di Vendola credo, invece, siano differenti”.
L’ossequiosa affermazione nulla ci dice di come il Popolo delle Libertà, al di là delle consuete chiacchiere vaghe, intenda effettivamente garantire diritti-doveri alle coppie di gay e lesbiche.
Pretendiamo da chi si candida a governare il paese più sincerità e trasparenza in merito a provvedimenti che riguardano diritti umani negati e ricordiamo ad Alfano che se eletto giurerà sul Diritto Positivo e non su quello Naturale: i codici in vigore in Italia non sono quelli ecclesiastici.
Flavio Romani, presidente Arcigay