Nella serata di sabato 15 gennaio 2010 Arcigay Firenze riceveva una richiesta di aiuto da parte di Mario (nome di fantasia), transgender che sta completando il proprio percorso da donna a uomo.
Mario, di origine pugliese, dopo essere stato rifiutato dalla famiglia, e dopo essere stato licenziato dal proprio luogo di lavoro, nel Nord Italia, oggetto di gravi discriminazioni per la sua ormai avanzata transizione di genere, si trova a vivere da oltre un anno all’interno dell’abitacolo della propria autovettura, senza opportunità di lavoro né progetti di vita che gli consentano un inserimento sociale adeguato.
Il ragazzo, dopo aver girovagato per mesi in cerca di lavoro, giunto a Firenze dall’Emilia Romagna, passando per il senese, senza ormai più alcuna risorsa per il proprio sostentamento, in preda alla fame e al freddo, si è rivolto al servizio di telefono amico di Arcigay Firenze (340 8135204), chiedendo disperatamente ai volontari un luogo caldo
dove trascorrere alcune notti e dove consumare un pasto, visto che era costretto al digiuno ormai da giorni.
I rappresentanti di Arcigay Firenze provvedevano immediatamente a contattare le strutture adibite all’emergenza freddo della città, ma la maggior parte risultavano complete o, vista l’ora tarda del sabato, ormai chiuse. Di contro, l’albergo popolare di Firenze, che ospita unitamente soggetti di sesso maschile, e così diversi istituti di accoglienza gestiti da suore, pur avendo posti disponibili riferivano di non poter accogliere Mario, nonostante il suo aspetto fisico maschile, a causa dei suoi documenti di identità, che lo identificavano sia nel nome di battesimo che nel sesso di appartenenza ancora come donna.Dopo innumerevoli telefonate e inutili tentativi di persuasione per la
presa in carico del ragazzo da parte di una struttura comunale di accoglienza, Arcigay Firenze provava a contattare telefonicamente il sindaco di Firenze Matteo Renzi. “Renzi ha risposto immediatamente alla nostra richiesta di aiuto urgente,” spiegano gli attivisti, “data anche dal fatto che il ragazzo versava in una condizione fisica e psicologica assai precaria.
Subito, il Sindaco, nonostante l’ora tarda, ha contattato l’assessore alle Politiche Sociali Stefania Saccardi che, anche grazie alla straordinaria disponibilità e all’aiuto di Marzio Mori di Caritas Firenze, ha subito individuato una
struttura a Sorgane che avrebbe potuto ospitare temporaneamente il ragazzo, fornendogli un’assistenza immediata che avrebbe scongiurato un’aggravarsi della sua situazione. Ringraziamo di cuore il sindaco Matteo Renzi e l’assessore Saccardi” proseguono i rappresentanti di Arcigay Firenze, “perché con un gesto umano e senza alcuna esitazione
hanno dimostrato la giusta sensibilità e attenzione verso una persona in seria difficoltà, permettendoci di iniziare – ci auguriamo in ausilio con i Servizi Sociali del Comune di Firenze – un percorso di reale integrazione per Mario nella nostra città, affinché si delinei per lui un futuro di serenità, lontano dai drammi che ha dovuto finora
attraversare.
“Siamo grati” concludono, “anche a tutti coloro, tra cui il presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi, che, avvertiti dai
nostri volontari, si sono dimostrati pronti e disponibili a ricercare soluzioni tempestive per Mario, al fine di prestargli assistenza e potergli donare la speranza di una vita migliore”.