Ieri sera si è tenuto a Bologna un incontro di chiarimento tra il presidente nazionale di Arcigay Paolo Patanè, insieme a Arcigay Bologna e a una rappresentanza di Arcilesbica, e Massimo D’Alema, che nei giorni scorsi aveva rilasciato dichiarazioni contro il matrimonio gay e i diritti.
“L’incontro attesta le buone intenzioni del Pd, ma l’impressione generale – spiega Patanè – è che il PD, sui diritti di omosessuali, lesbiche e transessuali, abbia interrotto il dialogo con il movimento e il Paese chiudendosi in logiche di partito e abbandonando un percorso ultra ventennale di confronto. D’Alema è apparso poco informato, o addirittura informato male, sul tema dei diritti e sulle nostre rivendicazioni.
Da questo punto di vista l’elaborazione dell’associazionismo gay sui diritti civili e di libertà è molto progredita nel corso degli anni e andrebbe valorizzata in uno sforzo comune di ammodernamento del Paese. Non è richiudendosi in uno sterile dialogo di partito che si ammoderna il Paese. E questo vale per tutto l’alveo parlamentare”.
Arcigay auspica uno sforzo di avvicinamento della politica, sopratutto di quella che si dice riformista, a un dialogo diretto con il movimento, i suoi rappresentanti e la società civile.
“La netta sensazione” conclude Patanè, “è che al PD non giovi la scelta di una quasi totale assenza di confronto pubblico con le associazioni lgbt e la mancata valorizzazione su questi temi di alcuni importanti esponenti dello stesso partito ”.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay