Gender, Consiglio regionale Basilicata approva mozione contro fantomatiche teorie

  

ARCIGAY: ” ECCO GLI ESITI DEL DIABOLICO SODALIZIO PD-NCD”

COSTI POLITICA: GDF E CC IN SEDE REGIONE BASILICATA
Bologna, 30 luglio 2015 – “È ormai una desolante consuetudine constatare che tutte le crociate omofobe e reazionarie mosse dagli integralisti cattolici e di destra trovino il sostegno sistematico del Partito Democratico”: Flavio Romani, presidente di Arcigay, reagisce duramente alla notizia dell’approvazione della mozione contro le “teorie del gender” nel Consiglio regionale della Basilica. “I due voti del Partito democratico – sottolinea Romani – sono stati fondamentali a garantire l’approvazione di un testo oscuro e intimidatorio, che chiama in causa fantomatiche teorie senza nemmeno citarle e che serve solo ad alimentare una cultura del sospetto se non addirittura del disprezzo nei confronti delle persone gay, lesbiche e trans. Un atto paradossale se riferito alla recentissima adesione della Regione alla rete Re.a.dy contro le discriminazioni, novità che avevamo salutato con grande soddisfazione e che testimoniava l’apertura di un cammino di vera innovazione sociale per la Basilicata. Ma questa nuova votazione ricolloca tutto in una nuova cornice e inietta in queste notizie il sospetto di un cerchiobottismo che prescinde dalla sostanza delle cose. La lotta alle discriminazioni non è una questione opinabile bensì un esito diretto e ineludibile dell’articolo 3 della nostra Costituzione. Non esistono contrappesi né opinioni diverse da includere nel dibattito: sarebbe come “bilanciare” ogni azione contro il razzismo con l’apertura di un circolo del Ku Klux Klan. Ed è proprio questo l’effetto che fa l’approvazione da parte del Consiglio regionale della Basilicata di quel terribile ordine del giorno,  Nei giorni  in cui commentiamo come il Senato ha “salvato” il senatore Azzollini dall’arresto – prosegue Romani –  pare quasi superfluo richiamare l’attenzione sugli esiti catastrofici del diabolico sodalizio tra Pd e Ncd. Col ricatto dei sondaggi e della sopravvivenza delle poltrone, una forza politica assolutamente minoritaria sta imponendo il suo integralismo miope a tutto il paese, aiutata da accordi di governo e da un’ignoranza diffusa nei luoghi della rappresentanza. Così anche la Basilicata da oggi scatena la sua caccia alle streghe, si finge mostri da combattere e alza robuste barriere contro la cultura delle differenze e dell’inclusione sociale”, conclude Romani.