E’ successo ieri notte a Milano, a poca distanza dal teatro Strehler dove si stava concludendo la XXVI edizione del Festival Mix di cinema gaylesbico organizzato da CIG Arcigay Milano.
Due ragazzi di 23 anni sono stati prima insultati, poi minacciati con un coltello, poi aggrediti con pugni e schiaffi da un gruppo di coetanei che li avevano individuati sul tram 14 preso alla fermata Lanza.
Fortunatamente l’aggressione si è conclusa senza eccessivi traumi, grazie al coinvolgimento – seppur tardivo – di un passeggero.
I ragazzi stanno bene e hanno sporto denuncia presentando il referto medico che predispone alcuni giorni di prognosi.
Marco Mori, presidente del CIG Arcigay Milano dichiara: “qualcuno che diceva ‘problemi loro’ oggi può verificare che le aggressioni e le violenze che le persone omosessuali subiscono sono problemi di tutti. E certi campioni dovrebbero dare l’esempio in campo e nella vita perché, non sembrerebbe, è fuori dagli stadi che abbonda l’ignoranza. È paradossale pensare che mentre il sagrato del Piccolo viveva una festa nella festa per la conclusione del MIX e la vittoria della nazionale, alcuni cretini hanno potuto compiere aggressioni quasi indisturbati e legittimati dal silenzio e della paura di chi per vari motivi si trova di fronte a gozzoviglie oltre alla soglia della legalità. Vien da pensare che, se a fare quel genere di esultanze fossero gli omosessuali al pride, i musulmani per il ʿīd al-fiṭr, o i Rom per il Đurđevdan si aprirebbe il coro dei partiti, dei cardinali e dei giornali reazionari. Invece, ieri uno poteva scassinare le vetrine del centro e picchiare gli omosessuali indisturbato senza scatenare oggi nessun tipo di richiamo all’ordine e alla morale da parte del coro delle lavandaie e dell’ipocrisia. D’altronde, basta leggere i titoli di certi giornali per avere la cartina al tornasole della capacità civiche e culturali di certi giornalisti e certi politici.”