OMOTRANSFOBIA, OGGI IL VOTO SULLE PREGIUDIZIALI. ARCIGAY: “LA MAGGIORANZA SCONFIGGA L'OSTRUZIONISMO DELLE DESTRE”
Bologna, 27 ottobre 2020 – “Inizia oggi il dibattito in aula della legge contro omotransfobia e misoginia: deputate e deputati sono chiamati ad esprimersi tramite voto segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle destre. È auspicabile che la maggioranza compattamente e rapidamente superi questo ostacolo”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. Che prosegue: “Già in passato è successo che le proposte di legge contro le discriminazioni delle persone LGBTI venissero bloccate con questo meccanismo, adombrando incompatibilità costituzionali ridicole e prive di fondamento. La Camera dei Deputati deve respingere senza tentennamenti queste richieste e vogliamo sperare che la scelta del voto segreto, irrituale per le questioni di natura tecnica, non offra l'occasione a chi di una legge che tutela dalle discriminazioni non vuole sentire parlare di utilizzare l'anonimato per dare libero sfogo alla propria omofobia e ai propri pregiudizi. La Camera superi questo ostruzionismo e si dedichi alla discussione di merito sul testo di legge, per approvare rapidamente la legge nella formulazione più concreta ed efficace possibile. Questo provvedimento è atteso da decenni: il nostro Parlamento si mostri all'altezza di questo appuntamento con la storia”, conclude Piazzoni.
Bologna, 27 ottobre 2020 – “Inizia oggi il dibattito in aula della legge contro omotransfobia e misoginia: deputate e deputati sono chiamati ad esprimersi tramite voto segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle destre. È auspicabile che la maggioranza compattamente e rapidamente superi questo ostacolo”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. Che prosegue: “Già in passato è successo che le proposte di legge contro le discriminazioni delle persone LGBTI venissero bloccate con questo meccanismo, adombrando incompatibilità costituzionali ridicole e prive di fondamento. La Camera dei Deputati deve respingere senza tentennamenti queste richieste e vogliamo sperare che la scelta del voto segreto, irrituale per le questioni di natura tecnica, non offra l'occasione a chi di una legge che tutela dalle discriminazioni non vuole sentire parlare di utilizzare l'anonimato per dare libero sfogo alla propria omofobia e ai propri pregiudizi. La Camera superi questo ostruzionismo e si dedichi alla discussione di merito sul testo di legge, per approvare rapidamente la legge nella formulazione più concreta ed efficace possibile. Questo provvedimento è atteso da decenni: il nostro Parlamento si mostri all'altezza di questo appuntamento con la storia”, conclude Piazzoni.