#Svegliatitalia: il 23 gennaio 82 piazze mobilitate per i diritti

  

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Roma, 20 gennaio 2016 – Sono già 82 le città che hanno risposto all’appello lanciato da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit e che sabato 23 gennaio daranno vita a #SVEGLIATITALIA, la più imponente manifestazione per i diritti delle persone lgbti mai organizzata in Italia. A dare vita a questo importante appuntamento, oltre alle cinque associazioni capofila, ci sono tutte le associazioni del movimento lgbti italiano ma soprattutto una miriade di associazioni, sindacati, partiti, imprese, singoli cittadini e cittadine che hanno colto l’importanza di schierarsi, in questo momento particolare, dalla parte giusta della Storia. “Il prossimo 28 gennaio – spiegano le associazioni capofila – il Senato, per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, inizierà a discutere una proposta di legge per il riconoscimento delle coppie formate da persone dello stesso sesso. Si tratta di una proposta costruita su un compromesso e che non si colloca nel solco dell’uguaglianza di tutte e tutti, come solo il matrimonio egualitario avrebbe potuto fare. Insomma è una legge diversa e senz’altro peggiore di quella che tutte e tutti da anni chiediamo a gran voce. Però quella legge, se approvata, cambierà la vita di molte persone gay e lesbiche e soprattutto di tanti bambini e bambine, migliorandola indubbiamente. Perciò è importante mobilitarsi e scendere in piazza per scongiurare qualsiasi altro tentativo di contrattare sulla vita e sui diritti di queste persone, per ribadirne la dignità e per ricordare a Governo e Parlamento che l’obiettivo, il valore che tiene in piedi questa Nazione, è l’uguaglianza, un traguardo che resta ancora da tagliare”. Nelle 82 città mobilitate (un numero destinato a crescere ancora nei prossimi giorni) verrà effettuato il medesimo flashmob: a tutti i partecipanti e le partecipanti è richiesto di raggiungere l’appuntamento con una sveglia o un orologio da muro o un timer con suoneria. Una volta in piazza gli orologi verranno sincronizzati e, all’orario stabilito, suoneranno tutti assieme la sveglia al nostro Paese, che ancora si attarda a raggiungere il resto delle grandi democrazie e a inaugurare la sua stagione dei diritti. La sveglia suonerà anche da oltreconfine: il 23 gennaio si scenderà in piazza anche a Londra, dove è già confermato l’appuntamento alle 15 davanti all’Ambasciata italiana. Presidi analoghi stanno nascendo spontaneamente anche a Berlino e a Boston. La mobilitazione sarà inoltre sostenuta dal network internazionale lgbti All Out che attraverso le sue sedi (Usa, Brasile, UK, Messico) e le reti che ha all’attivo in ogni Paese, sensibilizzerà l’opinione pubblica internazionale sul dibattito in corso in Italia. Dopo la giornata del 23 gennaio, le associazioni torneranno a mobilitarsi il 28 gennaio e nei giorni successivi a Roma in piazza delle Cinque Lune, a pochi passi dal Senato, dove è in programma la discussione del ddl sulle unioni civili.