Bologna, 23 novembre 2018 – In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Arcigay lancia la campagna “Nessun controllo sul mio corpo. L’autodeterminazione delle donne non si tocca”. Sei istantanee per fotografare la violenza più subdola, quella che limita l’autodeterminazione e la libertà delle donne sul proprio corpo, sul proprio orientamento sesso-affettivo, sulla propria identità di genere e sulle proprie scelte di vita. “La campagna “Nessun controllo sui mio corpo” – spiega Natascia Maesi, responsabile Politiche di genere e formazione nella neonominata segreteria di Arcigay – rimette al centro il corpo delle donne: un corpo liberato, non performante e non conforme, che chiede di occupare uno spazio pubblico e politico. I corpi della campagna “Nessun controllo sui mio corpo” sono corpi senza volto perché la violenza sulle donne lesbiche, bisex, trans*, intersex e sulle donne che decidono di portare una gravidanza per altri/altre così come la violenza che colpisce tutte le altre donne, non guarda in faccia nessuna, calpestando i diritti di tutte. La violenza di cui si parla nella campagna non è solo la violenza fisica e psicologica, ma è anche la violenza che nasce da un sistema patriarcale e di oppressione alimentato da stereotipi e pregiudizi, basato sulla cultura dell’odio e del giudizio, rinforzata da una rappresentazione binaria della società. La violenza che si esprime attraverso un linguaggio sessista, non inclusivo, non rispettoso e per questo violento, che ammantandosi di paternalismo e di falsi moralismi, produce marginalizzazione e isolamento. A questa violenza le donne protagoniste della campagna non si arrendono. In tutte le istantanee il messaggio che emerge è positivo: le donne sono pronte a lottare per difendere il proprio diritto all’autodeterminazione, fermando la mano che viola, la mano che abusa, la mano che interviene senza consenso. E scegliendo invece di stringere la mano che accoglie, che unisce, che genera amore, che si sceglie. Infine, le protagoniste della compagna “Nessun controllo sui mio corpo” sono donne che prendono parola in prima persona, rifiutando ogni tentativo di sovra-determinazione da parte di altri/altre. Alle loro parole, fa da cassa di amplificazione la parola di Arcigay”, conclude Maesi. Le sei immagini, scaricabili da questo link, saranno diffuse sui social media già da oggi. Le protagoniste che la campagna Arcigay immagina sono sei: Michela, donna lesbica, Faraa, donna bisessuale, Valeria, donna trans*, Federica, donna intersessuale, Giorgia, donna asessuale, e Jackie, gestante per altri o altre. A ciascuna di loro è associato un claim che le caratterizza.