Parte il Congresso Arcigay. Superati nel 2001 i 10

  

Si aprono oggi, alle 15:30, a Riccione, i lavori del 10° congresso nazionale Arcigay.
Superati nel 2001 i 100.000 iscritti e con le sue 90 sedi sparse su tutto il territorio nazionale da Aosta, Trieste, Bolzano a Bari, Cosenza e Palermo, Arcigay rappresenta la principale organizzazione gay italiana e 'unica a diffusione nazionale.
Nata nel 1985 Arcigay si propone oggi come "sindacato gay", autonomo da ogni schieramento e partito politico, disponibile al dialogo e al confronto sui temi della parità dei diritti delle persone omosessuali in Italia, della laicità dello stato, della libertà e del rispetto delle scelte individuali e dei differenti stili di vita, della valorizzazione della diversità e della pluralità sociale.

"Andremo a misurare 'effettivo spirito liberale della maggioranza e del governo di Berlusconi – annuncia Sergio Lo Giudice, presidente nazionale Arcigay – ci auguriamo siano al'altezza della civilità dei governi degli altri paesi europei che ormai hanno in maggioranza riconosciuto la pari dignità e 'uguaglianza di diritti delle persone omosessuali, senza segno dei nefasti stravolgimenti sociali, previsti e ripetutamente annunciati dagli integralisti di casa nostra".
Segnali incoraggianti giungono dal Ministro delle Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo. Questo pomeriggio il capo della Segreteria Tecnico, Luigi Pelaggi, annuncerà 'approvazione da parte del Ministero del decreto con cui si riattiva la Commissione Diritti e Libertà proposta e ottenuta da Arcigay al'allora ministro Laura Balbo.
La lettura del saluto del Presidente del Senato, Marcello Pera, accompagnerà 'avvio dei lavori congressuali.

Al centro-sinistra e al segretario dei DS Piero Fassino, atteso dal'assemblea congressuale per il pomeriggio, Arcigay chiede invece di passare dalle parole ai fatti, impegnandosi sin 'ora, come hanno fatto tutti i grandi partiti socialdemocratici europei, a inserire la questione della parità dei diritti delle persone omosessuali, nel programma di governo con cui la coalizione si presenterà alle prossime elezioni politiche.

Leggi come quella sul riconoscimento giuridico delle coppie dello stesso sesso o quella contro le discriminazioni basate sul'orientamento sessuale delle persone sono una realtà nella maggior parte dei paesi europei: Francia, Germania, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Islanda, alcune regioni della Spagna (Aragona, Catalogna, Valencia), mentre una proposta di legge del Governo Blair è in discussione presso il parlamento inglese. I paesi che per primi si sono mossi a riconoscere valore e dignità sociale alle famiglie omosessuali, sono anche quelli che stanno conducendo serrate politiche di sostegno alle famiglie tradizionali, dimostrando nei fatti come non esista nessuna contraddizione tra tutela della famiglia e riconoscimento giuridico delle coppie dello sesso.

La proposta di legge contro le discriminazioni, presentata dal'on. Franco Grillini, presidente onorario Arcigay, ha già totalizzato in parlamento ben 158 firme di deputati. "Si tratta – commenta Grillini – di uno dei progetti di legge che ha ottenuto uno dei consensi più ampi in parlamento. Attendiamo di vedere come si comporterà la maggioranza della casa delle libertà quando la legge, che si limita ad applicare il principio di uguaglianza garantito dalla costituzione anche a quelle di orientamento sessuale sarà sottoposto al voto del'aula".

I lavori congressuali del pomeriggio prevedono come primo appuntamento 'illustrazione da parte di Marzio Barbagli, sociologo del'Università di Bologna e del'istituto Carlo Cattaneo – riconosciuto come uno dei più autorevoli studiosi italiani della famiglia – del'indagine sociale "Omosessuali Moderni", condotta insieme a Asher Colombo ed edita dal Mulino. 'indagine – la più vasta e completa mai condotta in Italia – non lesina sorprese, come il fatto che nelle fascia 'età tra i 25 e i 29 anni, i giovani omosessuali scelgono la convivenza più frequentemente dei coetanei etero: '8% tra i maschi e il 17% tra le femmine omosessuali, contro rispettivamente il 2 e il 3% della popolazione generale. La sociologa Chiara Saraceno del'Università di Torino illustrerà u'analoga ricerca condotta a Torino. Lo psichiatra Paolo Rigliano illustrerà i temi della sua recente publicazione, "Amori senza scandalo" edito da Feltrinelli..
Commenti attesi da tutti gli ospiti, tra cui la soubrette televisiva Platinette.

Domani e dopodomani si svolgeranno i lavori dei circa 150 delegati provenienti da tut'Italia che provvederanno a discutere e definire la strategia del'associazione per i prossimi 3 anni, 'aggiornamento del'organizzazione associativa, le modifiche dello statuto e 'elezione degli organi statutari: presidente e segretario nazionali, presidente onorario e i 35 componenti del consiglio nazionale (il parlamentino che discute la politica del'associazione tra un congresso e 'altro ed è lo specchio della realtà territoriale di Arcigay).

La variazione di iscritti negli ultimi tre anni, dal'ultimo congresso del'98, è stata del +33%. Si è passati da circa 75.000 iscritti a più di 100.000 nel corso del 2001. "Evidentemente – osserva Aurelio Mancuso, responsabile del'organizzazione – 'è ancora una forte spinta propulsiva che induce tanti giovani a cercare luoghi di impegno sociale e civile, socialità e svago, per rendere 'Italia più libera e civile, e sentirsi più sicuri e rispettati". Forte la crescita soprattutto al Sud, dove negli ultimi tre anni molte sono le nuove sedi aperte, e in alcune città si tratta delle prime associazioni gay mai costituitesi sul territorio. Le donne iscritti sono circa 10.000, 10% del totale. Non poche se si pensa che nel 1996, Arcilesbica è diventata u'associazione autonoma e con un tesseramento separato da Arcigay.


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