Arcigay esprime tutta la sua solidarietà al Manifesto per l'attentato fascista subito questa mattina.
Le organizzazioni di estrema destra hanno rialzato la testa, in un contesto politico che glielo consente.
Ferme restando le precise responsabilità criminali dell'autore dell'attentato e dei suoi probabili complici e mandanti, non possiamo non essere allarmati da un contesto politico che sembra minimizzare i rischi di un rigurgito neofascista nel paese.
Le campagne xenofobe e razziste portate avanti da alcune forze parlamentari del centrodestra nel silenzio assenso del Polo, gli ammiccamenti di Bossi ad Haider, le accoglienze sempre meno imbarazzate che il governatore della Carinzia riceve sul nostro territorio sono segnali evidenti di una inquietante sottovalutazione del problema.
C'è poi un fatto specifico su cui vogliamo lanciare l'allarme. Alcune agenzie e testate televisive hanno informato dell'appartenenza dell'esecutore dell'attentato al gruppo di Forza Nuova. Se così fosse, si porrebbe un problema molto grave di tutela dell'incolumità delle persone omosessuali, continuo bersaglio di questa organizzazione di estrema destra.
Ricordiamo le minacce di Forza Nuova contro la manifestazione del World Pride ("Creeremo una struttura militante per cacciare gli omosessuali con forza da Roma"); o il volantino, distribuito in diverse città italiane, in cui si invitavano i cittadini ad unirsi "contro lesbiche e froci".
Chiediamo al Ministro degli Interni Bianco di tenere nella dovuta considerazione i legittimi timori dei cittadini omosessuali e di verificare le condizioni per lo scioglimento di un movimento che ha nel preciso ed esplicito riferimento al fascismo il suo tratto caratterizzante.
Sergio Lo Giudice
Presidente nazionale Arcigay