Vieni con Arcigay al Pride di Catania

  

Molti anni sono passati da quel 28 Giugno del 1969 in cui una scintilla d’amor proprio e d’orgoglio si è accesa in un piccolo bar di New York: lo Stonewall, punto di ritrovo di persone gay, lesbiche e transessuali e spesso oggetto di perquisizioni e barbariche incursioni da parte delle forze dell’ordine.
E’ nella fredda notte newyorkese che un gruppo di persone, accomunate da un comune cammino di discriminazione e di quotidiana lotta al pregiudizio, decisero di dire no, dire no alla tacita accettazione delle ingiustizie sociali, dire no a una cultura che, per anni, ha insegnato loro ad odiarsi e , di rimando, ad odiare tutto ciò che è percepito come diverso; decisero di levare la testa e urlare nel silenzio la propria dignità negata.
Oggi come ieri molto resta da fare.
In Italia i ragazzi/e omosessuali e transessuali crescono ancora nell’odio, sperimentano spesso la mancanza di un gruppo di riferimento col quale condividere la scoperta serena di una propria identità affettiva e sessuale, si trovano spesso soli a combattere un apparente nemico dentro se stessi, si trovano a dover affrontare impreparati situazioni di disagio, a scuola, con il gruppo dei pari, in famiglia.
Oggi come ieri, la comunità GLBT sente ancora l’esigenza di scendere in piazza: per affermare che siamo tutti essere umani e che ad ogni essere umano devono essere attribuiti pari diritti, garantita pari dignità e rispetto, per affermare l’universale diritto ad essere se stessi e per sensibilizzare alla percezione delle diversità culturali come reciproco arricchimento.

Nonostante le numerose risoluzioni dell’Unione Europea, che invitano gli Stati membri ad adeguare le proprie legislazioni rispetto alle effettive discriminazioni ai danni della comunità GLBT e delle coppie formate da persone delle stesso sesso, ad oggi, in Italia si aspetta una concreta attuazione della Direttiva Quadro dell’Unione Europea contro la discriminazione, per altro recepita dallo stato italiano, e nessun progetto di legge è ancora stato approvato in merito al riconoscimento legale delle unioni tra persone dello stesso sesso.
L’Arcigay di Siracusa pensa che nessuna differenza intercorra fra l’amore tra un ragazzo e una ragazza, e l’amore tra due ragazzi o tra due ragazze; è dall’uguaglianza di tale sentimento che scaturisce l’uguaglianza di tutela e trattamento giuridico dei contesti in cui questo sentimento si manifesta.
In un’ottica libertaria di chi considera l’importanza dell’autodeterminazione dell’individuo, riteniamo giusto portare avanti la battaglia delle persone transessuali circa l’adozione della Piccola soluzione, già in uso in Germania, che prevede la possibilità di un cambiamento del genere anagrafico, prescindendo dalla volontà di intervenire chirurgicamente per rendere questo “genere” fisicamente manifesto e quindi socialmente più accettabile.
Riteniamo inoltre giusto che alle donne lesbiche possa essere garantito il diritto di ricorrere alla fecondazione assistita.
– Per ritrovare la dignità di essere se stessi.
– Perché ad ogni cittadino vengano attribuiti pari diritti, indipendentemente dal sesso della persona che egli ama.
L’Arcigay di Siracusa scenderà in piazza per il GLBT Pride siciliano che si terrà a Catania il 28 Giugno; l’associazione inoltre intende dare pieno appoggio e solidarietà a tutti gli altri pride sul territorio nazionale.

Per partecipare con Arcigay al Pride di Catania del 28 giugno puoi contattare:
SIRACUSA
Circolo Arcigay ATHENA 093.162418 339.6058125 [email protected]
oppure
COSENZA
Circolo Arcigay EOS 339.3647041 [email protected]

Per info sul Pride di Catania visita il sito
http://digilander.iol.it/qualcosasullavita/pride1.htm


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