Gentile Direttore,
apprendo dalla stampa che Italia Uno avrebbe intenzione di tagliare dall’edizione televisiva del Festivalbar 2002 il bacio che le due artiste russe T.a.T.u. si sono scambiate durante la loro performance. La motivazione sarebbe quella del rispetto dei telespettatori più giovani.
Le scrivo a nome dell’Arcigay, associazione che presiedo e cui sono iscritti decine di migliaia di giovani di questo paese per esprimerLe il senso di offesa che abbiamo avvertito a questa notizia.
Mi chiedo come ritiene possibile che la rappresentazione di un atto di affetto, una manifestazione spontanea e naturale di intimità e sentimento tra due ragazze possa essere considerata alla stregua di qualcosa di indecoroso, osceno o che comunque possa turbare i giovani.
Le decine di migliaia di ragazzi e ragazze omosessuali che vedranno l’attesa trasmissione e che hanno la stessa età delle due artiste russe proprio a quell’età cominciano, come tutti, a vivere le loro prime esperienze di amore e di affetto. Perché a loro si inibisce la possibilità di vedere rispecchiati i propri sentimenti, la propria affettività nell’esibizione di due cantanti, come accade da sempre per tutti gli altri loro coetanei eterosessuali? Ma soprattutto perché privare anche questi ultimi dell’opportunità di comprendere in modo naturale che esistono anche altre forme di relazioni affettive tra le persone, anche tra i giovani come loro, che come tutte le altre possono essere liberamente e legittimamente interpretate e rappresentate dall’arte, dalla musica, dallo spettacolo?
In un periodo in cui i serial televisivi più seguiti proprio dai giovani inseriscono personaggi esplicitamente gay nelle loro vicende, in cui le aziende aprono alla pubblicità (trasmessa sulle principali reti televisive nazionali e in ogni orario) con espliciti riferimenti all’omosessualità e in cui si inizia timidamente a parlare di sessualità diverse nei corsi di educazione alla sessualità delle scuole, apparirebbe davvero anacronistico e codino censurare quel bacio.
Riteniamo che questa scelta rappresenterebbe non solo un grave insulto verso tutti i giovani omosessuali di questo paese, rifiutati nella loro identità e nella loro dignità di cittadini di pari valore, ma anche un’offesa all’intelligenza di tutti i loro coetanei, senza alcuna distinzione, ritenuti incapaci di comprendere appieno il valore positivo di affetto, intimità, libertà che un bacio, in pochi secondi, ha la capacità di trasmettere.
Non ci aspetteremmo questo da parte di una rete televisiva da sempre attenta al mondo giovanile e alle trasformazioni della società.
Certo di un Suo ripensamento, Le porgo i migliori auguri di buon lavoro
Sergio Lo Giudice
Presidente nazionale Arcigay
COMUNICATO STAMPA dei Circoli Local veneti
In merito al’episodio del "bacio lesbico" del duo di cantanti Tatu durante la serata finale del Festivalbar e delle immediate esternazioni del vescovo di Verona Flavio Roberto Carraro, vogliamo sottolineare come tali dichiarazioni siano pervase di un diffuso sentimento di omofobia, tipico di una certa gerarchia ecclesiastica di stampo integralista.
Crediamo che le dichiarazioni del prelato veronese siano spinte da una (certamente voluta) ignoranza e riprendano stereotipi sul’omosessualità ormai desueti, come quello della "minoranza esibizionista davanti alle tv".
Fatichiamo a credere che il vescovo non sia a conoscenza delle tante conferenze, dei dibattiti e dei confronti che si sono tenuti in Veneto (anche a Verona, quindi) durante i primi mesi di ques’anno, nel’ambito del PadovaPride, argomenti sui quali si è confrontata anche la Diocesi di Padova e che ha visto molti credenti aderirvi con convincimento.
Pertanto riteniamo offensive tali dichiarazioni che bollano le lotte per i diritti del movimento omosessuale come semplice "esibizionismo".
Valga almeno il rispetto (sentimento che dovrebbe essere pienamente cristiano) per le morti e le sofferenze di uomini e donne omosessuali che la Chiesa Cattolica ha causato nei secoli con la sua morale inquisitrice.
Peraltro suscita irritazione la prontezza della presa di posizione del vescovo sul’episodio sopracitato, che, nella foga di indignarsi per un bacio tra due ragazze, comunque sigillo di un sentimento ‘amore, ha tralsciato di notare come nella serata musicale al’arena ci fossero ben altri momenti di provocazione, che avrebbe potuto tranquillamente mettere al’indice. Come ‘esibizione della cantante Giorgia contornata da ballerine praticamente nude, o quella del dj JCA in cui le ballerine ballando mimavano amplessi, (entrambe prontamente riportate dal quotidiano "’Arena").
Crediamo, comunque, che le posizioni del vecovo di Verona siano sintomatiche di un arretramento culturale di una certa parte della chiesa, che, siamo certi, non è condiviso dalla maggiorparte dei credenti. Come è stato dimostrato dalle migliaia di persone presenti ai Gay Pride in Veneto, nel 2001 a Verona e nel 2002 a Padova.
Infine è opportuno far notare come la forbice censoria del’azienda "Mediaset" che trasmette la serata su un suo canale televisivo sia calata prontamente su una scena certamente forte ma, ripetiamo, simbolo di un sentimento amoroso che unisce le due cantanti. Mentre verranno trasmesse integralmente le suddette esibizioni di Giorgia e del dj JCA contenti immagini sicuramente meno indicate alla visione dei bambini.
Arcigay "Pianeta Urano" Verona
Arcilesbica Verona
Arcigay "Tralaltro" Padova
Coordinamento omosessuali DS Veneto
Coordinamento "Pasolini" PdCI Veneto