Così ci mettiamo in gioco

  

Arcigay Agorà Ossia promuovere una maggiore visibilità delle persone e della cultura omosessuali e rimuovere tutti quegli ostacoli che, di fatto, limitano il pieno sviluppo della personalità e delle relazioni sociali. Sono questi il nome e lo scopo del associazione che dal 1997 vive e opera a Pesaro.

Il gruppo Fondato dal consigliere nazionale Arcigay, Duccio Paci, si
riunisce il primo e il terzo martedì di ogni mese in via della Ginevra
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«ll numero di iscritti che risiedono nella zona di Pesaro e provincia – afferma il presidente Paci – è molto variabile: le adesioni durante questi anni hanno raggiunto un massimo di 70-80 iscrizioni e un minimo di 20».
Paura di mettersi in gioco?
Timore di uscire allo scoperto e di essere giudicati da una realtà sociale che spinge verso ‘omologazione e che opera attraverso pressioni e condizionamenti tanto maggiori quanto più i confini del
contesto cittadino sono limitati?
«La nostra vita è fatta di persone; genitori, parenti, vicini di casa, colleghi di lavoro, commessi di negozi. amici e tante tante altre persone – riflette Fabio Oliva, ex segretario del’Arcigay Agorà di Pesaro – Cosa accade quando una di queste persone si trasforma e diventa per noi una persona speciale, diversa da tutte le altre, che ci scatena forti emozioni. Quando diventa oggetto del nostro desiderio sessuale e affettivo? Se questo accade tra un uomo e una donna, ci sono centinaia di film, libri e cronache mondane che ci mostrano tutte le possibili sfaccettature. ‘ sufficiente riconoscersi in uno dei casi descritti per costruire un ipotetico seguito di ciò che ci può accadere. Ma se questo desiderio coinvolge una persona del nostro medesimo sesso ecco che le cose si complicano».
Il cosiddetto coming out, ‘uscire allo scoperto, richiede certo una buona dose di coraggio e di determinazione perché comporta la capacità di affrontare una serie di contesti (familiari, scolastici, lavorativi costruiti su una serie di presupposti determinati e rigidi dai quali è difficile discostarsi senza dar luogo a pregiudizi e ostilità di vario tipo.
A questo profosito ‘associazione Arcigay di Pesaro risulta tanto più efficace e coraggiosa proprio perché, in un contesto sociale ristretto come quello cittadino, caratterizzato da una mentalità spesso troppo perbenista e poco tollerante, riesce a riivendicare la propria identità omosessuale senza cedere di fronte ai pregiudizi e ai condizionamenti esterni.
«Il problema delle piccole città come Pesaro -continua Paci- è che presentano un maggiore controllo suciale che, nel’ambito della realtà omosessuale, si traduce nella presupposizione che il modello eterosessuale sia ‘unica opportunità possibile. Tutto ciò provoca ‘introiezione dei pregiudizi e la convinzione che ‘adeguamento al modello imposto sia un imperativo categorico ai fini della realizzazione della propria identità individuale. Del resto, il problema delle realtà urbane più vaste é diametralmente opposto, ma ugualmente pervasivo: il rischio in questo caso è di ritrovarsi soli in una folla anonima e di non riuscire a reÌazionarsi con una società chiusa, frenetica e per nulla disponibile».
La scelta di visibilità e di impegno nella società civile di u’associazione di questo tipo risulta pertanto estremamente utile ed efficace per contrastare ‘azione omologante e spesso ingiustamente critica nei confronti della realtà omosessuale e in questi anni si è concretizzato in una serie di iniziative in linea con la scelta di impegno e di attivazione nella sfera del sociale.
«Occorre ricordare, rivendicare, ed affermare la pari dignità di tutte le persone comprese le persone omosessuali conclude Paci – occorre dire e ribadire in tutti i posti dove le persone si incontrano che gli omosessuali esistono, sono persone uguali alle altre e come tutte le altre persone sono a volte buone e a volte cattive, simpatiche o antipatiche, belle o brutte, con pregi e difetti, menefreghiste o piene di interessi e di impegno sociale: alcune si tesserano pure al’Arcigay».

Le iniziative di Agorà in provincia per promuovere una sessualità libera e consapevole
«Partecipiamo al’incontro "Movimentazioni" tra le associazioni di volontariato che si tiene a Fano tra agosto e settembre – racconta il piesidente del’Arcigay di Pesaro Duccio Paci – ma non solo, il 1° dicembre, giornata mondiale contro ‘Aids, abbiamo organizzato numerosi tavoli informativi nelle piazze cittadine della provincia in linea con quanto previsto dal’articolo 6 del nostro statuto: favorire la promozione. con particolare riferimento alla salute psicofisica delle persone omosessuali, di una sempre maggiore diffusione e conoscenza di una sessualità libera e consapevole; delle pratiche del sesso sicuro; di una corretta prevenzione ed informazione sulle malattie a trasmissione sessuale". Per il Gay Pride del 2000 organizzammo un pullman in collaborazione con Cgil Verdi e Rifondazione comunista. Nel febbraio del 1999, nella sala della 1a circoscrizione, fu presentato un video realizzato in collaborazione con il ministero della Pubblica istruzione e ‘Agedo di Milano, u’associazione di genitori con figli omosessuali. Purtroppo la presentazione fu boicottata perché il provveditore, gli assessori, i presidi e i docenti che erano stati invitati non si presentarono».


Per informazioni
Arcigay Agorà – Pesaro
TEL 347.5875743
[email protected]


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