E’ stato siglato ieri nella sede regionale di Mestre, alla presenza dei rappresentanti della CGIL (Diego Gallo, segretario del Veneto, e Mara Siclari, responsabile del Veneto per l’Ufficio Nuovi Diritti) e delle associazioni omosessuali e transessuali (presenti il Circolo Tralaltro — Arcigay Padova, il Circolo “Pianeta Urano” Arcigay Verona, l’Arcigay di Bassano del Grappa, il Circolo F.U.O.R.I. di Padova, e la sezione veneta dell’Associazione Transessuale “Crisalide”), il protocollo d’intesa per l’apertura di un “Ufficio Nuovi Diritti” in Veneto.
Veneto rainbow
Padova, Verona e Venezia saranno le tre città che si doteranno di uno sportello, gestito dalla CGIL, per la denuncia e l’emersione di casi di discriminazione sul posto di lavoro e nella quotidianità motivati da orientamento sessuale e identità di genere.
Il Coordinamento delle Associazioni Omosessuali e Transessuali del Veneto ha aderito con convinzione ed entusiasmo all’iniziativa della CGIL e s’impegnerà affinché l’iniziativa abbia successo e pubblicità tra i gay, le lesbiche, i bisessuali ed i transessuali.
“Si è aperta — dichiara Alessandro Zan, presidente del Circolo Tralaltro — Arcigay Padova — con la firma di questo protocollo una partita importante e decisiva per sanare un vuoto sul fronte delle discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere.”
“Come Coordinamento delle Associazioni Omosessuali e Transessuali del Veneto — continua Zan — intendiamo dare un nostro importante contributo, mettendo a disposizione anche i nostri spazi e i nostri mezzi, al fine di aiutare concretamente tutti i lavoratori e le lavoratrici omosessuali e transessuali che subiscono nella vita di tutti i giorni odiose e ingiuste discriminazioni, che in un paese civile non possono più essere tollerate. Per questa ragione intendiamo anche cercare la collaborazione di tutti i cittadini, per migliorare questo importante servizio”.
Zeno Menegazzi, presidente del Circolo “Pianeta Urano” — Arcigay Verona, sottolinea che si tratta di “un evento storico, perché è la prima volta che un sindacato, come la CGIL firma un’intesa con le associazioni degli omosessuali e dei transessuali. E’ storico anche per una regione come il Veneto che è una delle più produttive in Italia, ma dove purtroppo è molto diffuso il lavoro sommerso ed i casi di discriminazione sul posto di lavoro a volte avvengono anche alla luce del sole.”
“Speriamo che questo sia un segnale anche per gli altri sindacati, oltre che per tutte le associazioni ed i partiti e per la società intera, affinché ci si attivi per collaborare per combattere tutti i casi di discriminazione sul posto di lavoro”.
Articolo apparso il 19 Febbraio 2003
su “Il Mattino di Padova”, “La Nuova di Venezia” e la “Tribuna di Treviso”
Un ufficio «nuovi diritti» della Cgil contro le discriminazioni sessuali
VENEZIA. «Un momento storico»: così Diego Gallo, segretario della Cgil Veneto, definisce il protocollo ‘intesa siglato ieri con 14 associazioni di gay, lesbiche e transessuali per combattere la discriminazione sui luoghi di lavoro basata sugli orientamenti sessuali. «Si tratta di un allargamento del’attività del sindacato su un terreno che gli è proprio – ha sottolineato Gallo – cioè quello dei diritti umani». Saranno Padova, Verona e Venezia le prime città italiane ad ospitare un «ufficio nuovi diritti» gestito dalla Cgil.
‘organizzazione sindacale guidata da Guglielmo Epifani è, infatti, la prima a dotarsi di uno sportello simile.
Il protocollo elenca anche gli obiettivi del’accordo, tra cui: organizzare dibattiti e incontri periodici, tavoli di lavoro per abbattere stereotipi e pregiudizi, e iniziative pubbliche per far crescere la consapevolezza di queste problematiche, ma il segretario della Cgil del Veneto preannuncia altre due iniziative. «La prima è stata decisa in sede di firma e prevede la diffusione di questa tutela fra i nostri iscritti, la seconda, invece, è u’iniziativa di lancio che tra aprile e maggio vedrà un Pullman colorato partire da Padova e raggiungere Venezia dove ci sarà la presenza della Cgil nazionale; ma cercheremo di impegnare anche il nostro segretario nazionale Epifani». Sulla tutela dei comportamenti sessuali è in corso anche u’iniziativa popolare di legge – denominata PACS – che prende le mosse da una direttiva del’Unione europea del 27 novembre 2000 che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro.
«Abbiamo colto al volo il vincolo del’Unione Europea che impone di adottare dei provvedimenti contro le discriminazioni entro il 2 dicembre del 2003 in tutti gli Stati membri – ha aggiunto Lucia Basso, della segreteria confederale della Cgil del Veneto – Noi coinvolgeremo tutte le associazioni di categoria tra cui Confindustria e Api per sottoscrivere protocolli di attuazione di questa direttiva». ‘ufficio Nuovi Diritti insieme al dipartimento Diritti di cittadinanza della Cgil nazionale hanno stabilito da tempo un rapporto di collaborazione con le associazioni per i diritti delle persone omosessuali e transessuali.
Gli stati membri, infatti, possono affidare alle parti sociali il compito di tradurre in concreto la direttiva del’Unione Europea. Per informazioni si può telefonare allo 0415384151.