Rosario Crocetta
PALERMO – Cambio alla guida del comune di Gela: dopo un ricorso accolto dal Tar per presunte irregolarità nello spoglio delle amministrative di nove mesi fa, il centrosinistra conquista il municipio della città siciliana. Rosario Crocetta prende dunque il posto di Giovanni Scaglione, di Forza Italia, ma ad esprimere soddisfazione non sono solo i Democratici di sinista della regione. ‘è anche ‘Arcigay, felice perché Crocetta è "il primo sindaco dichiaratamente gay del nostro Paese", che "non ha mai fatto mistero del proprio orientamento sessuale" e dunque, per questo, rappresenta "un segno di civltà e modernità".
Il candidato del centrosinistra aveva contestato, con un ricorso al Tribunale amministrativo regionale, la validità de’elezione di Scaglione, sostenendo che fossero state conteggiate, a suo favore, anche schede da considerare nulle. Scaglione era stato eletto sindaco con 197 voti di vantaggio sul’avversario. Ma una commissione nominata dal Tar aveva effettuato un nuovo spoglio, in cui erano emersi 307 voti in più per Crocetta, che dunque, secondo i giudici, ora è il legittimo sindaco della città siciliana.
"Viene fatta giustizia – ha detto il segretario dei Ds siciliani, Antonello Cracolici – e torniamo al governo di una delle principali città siciliane". Vittoria ancor più importante per ‘Arcigay: "Parigi – si legge in un comunicato del’associazione – aveva stupito il mondo intero con il primo sindaco europeo gay, Bertrand Delanoe, candidato dal’intera Gauche Plurielle, e dimostrando di essere una città laica e democratica, pronta al rinnovamento e piena di speranza per il proprio futuro". Oggi, ha detto il segretario del’Arcigay, Sergio Lo Giudice, "anche in Itala si rompe un tabù, e proprio dalla profonda Sicilia, la terra del gallismo di Brancati, arriva un segno di civiltà e di modernità".
Un orientamento sessuale, quello del sindaco ripescato, che secondo ‘Arcigay "era stato utilizzato contro di lui" durante la campagna elettorale. "Un grazie sentito alle donne e agli uomini di Gela – ha aggiunto Lo Giudice – che hanno dato una lezione di civiltà al Paese e un sentito in bocca al lupo a Rosario Crocetta, simbolo della Sicilia che cambia".