Da "La Gazzetta del Mezzogiorno del 29.05.03
Gaypride, festa a Torre Quetta
Il sindaco concede per motivi di spazio la spiaggia cittadina
Bussa alle porte la comunità omosessuale pronta a manifestare ‘orgoglio di una appartenenza difficile. Mancano cinque giorni al’inizio della settimana cruciale del gaypride 2003. Il movimento glbtt (gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, transgender) ha lavorato molto in questi mesi, ha organizzato incontri, convegni, dibattiti e momenti di spettacolo per sensibilizzare la città al’appuntamento di giugno. Non sono mancate le polemiche, alcune strumentali, alcune davvero frutto di antichissime resistenze culturali.
Perché Bari
Bari, è noto, è stata scelta «a gran voce per ospitare questa manifestazione da tutto il movimento glbtt italiano che con forza ha voluto credere nelle risorse del Sud», hanno spiegato i due portavoce della manifestazione, Michele Bellomo e Rosaria Iodice. Giovanni Dal’Orto, invece, nella guida ufficiale, scrive: «Ques’anno con il Baripride la sfida sarà doppia: il pride sfilerà infatti in una città del Sud, mentre il mondo gay (commerciale e politico) è tradizionalmente più facile da mobilitare al Centro Nord. Abbiano qui una speranza e una sfida».
La sfilata
Il gran giorno è il 7 giugno, appuntamento alle 15.30 nella piazza del Castello Svevo e poi via, tutti quanti, gay e lesbiche, transessuali e transgender lungo corso Vittorio Emanuele, via De Rossi, via Imbriani, piazza Diaz, il lungomare fino in piazza Prefettura, con un comizio finale previsto intorno alle 19.
Tutti a Torre Quetta
Subito dopo, la festa. Il movimento aveva chiesto ‘uso della pineta di San Francesco, ma il sindaco Di Cagno Abbrescia ne ha decretato ‘inadeguatezza: strade troppo strette, spazi di socialità ridotti. E allora? E allora ecco a voi Torre Quetta, la bella spiaggia a sud della città, con vialetti, panchine e ‘orizzonte sconfinato del’Adriatico. Gentilmente concessa dal’amministrazione comunale. Torre Quetta, ‘altronde, è uno dei luoghi del Baripride, segnalata nel sito e nella brochure del «pride» come meta sul mare della comunità gay. ‘altra è pochi chilometri più a sud, lo stabilimento naturista del Reef. Oltre al patrocinio del Comune, della presidenza della Regione, dei Comuni di Cosenza, Giovinazzo e Melpignano e della Provincia di Foggia, i giorni della fierezza omosessuale si celebrano a Bari con il contributo economico della Provincia (oltre a quello di numerosi sponsor).
‘agenda
I giorni che precedono il 7 sono densi di appuntamenti, dalla mattina alla notte alta. Martedì 3 giugno si comincia alle 9.30 con il seminario su Pier Vittorio Tondelli, uno dei maggiori scrittori degli anni Ottanta; alle 11.30 la conferenza stampa di presentazione degli incontri della settimana; alle 17, nel palazzo della Provincia, il convegno su «Diritti senza frontiere, le tutele nel lavoro»; alle 21 «Spunti ‘amore e morte», spettacolo nella Casa dei Doganieri di Mola. Mercoledì 4, nella Pinacoteca della Provincia, alle 17 convegno su «Diritti senza frontiere: i colori delle discriminazioni nel mondo»; alle 22 festa nel discobar Nord Wind. Giovedì 5, alle 9.30, nel’aula «Aldo Moro» della facoltà di Giurisprudenza, convegno su «Legislazione europea e italiana su diritti delle persone omosessuali e transessuali», al quale partecipano tra gli altri i parlamentari Nichi Vendola, Franco Grillini e Alessandra Mussolini; alle 17.30, ad Abusuan, conferenza stampa di presentazione della Cittadella delle donne; alle 23, nel «Plenilunio alla Fortezza» di Mola concerto live di Festa Fusion, Adica Pongo e Mimmo Pugliese Quartet. Venerdì 6 giugno, alle 17, al Kursaal Santalucia, talk show «Omofobia tra il serio e il faceto» con Vladimir Luxuria; alle 21.30, al Kursaal, Baripride countdown, cabaret in piazza e live music; dopo la mezzanotte, al Reef, fashion Baripride. Sabato 7, spazio al corteo del’orgoglio.
‘accoglienza
Sono solo alcuni degli appuntamenti del gaypride 2003. Per il resto, dal 3 al 7 giugno, la città sarà necessariamente messa a rumore dal’arrivo della comunità glbtt e dai numerosi significati della manifestazione. Al di là delle provocazioni culturali e delle rivendicazioni politiche, il «pride» è u’occasione per confrontare realmente ‘annunciata tolleranza e quella capacità di accogliere tutto ciò che è «altro da noi». ‘accoglienza viene spesso ricordata come una delle doti fondamentali e istintive di questa
città: il pride nazionale dovrebbe esserne una conferma.
Gli indirizzi
Per ulteriori informazioni sul’intera manifestazione si può contattare ‘Arcigay Bari «Giovanni Forti» – che organizza ‘evento – in via Zara 15, tel. 080/5542139 o il responsabile del’ufficio comunicazione e media, Vito Marinelli, tel. 349/5569590, [email protected], oppure cisi può collegare al sito www.baripride.it, [email protected].
Da "La Repubblica" del 29.05.03 di GABRIELLA DE MATTEIS
La destra sfida il Gay Pride una sfilata non autorizzata
La questura ha detto no, ma il gruppo estremista sarà a Largo Due Giugno Bucciero invita a fare fotografie per riprendere "eventuali oscenità". Forza Nuova e la Fiamma: ci saremo
A destra, il mondo è vario. C´è chi, ad esempio, come Ettore Bucciero preferisce non guardare. Chi, invece, come i simpatizzanti di Forza Nuova, vorrebbe esserci a tutti i costi. In strada, fuori dalle abitazioni dove consiglia il senatore di Alleanza nazionale «tutti i baresi dovrebbero tenere i propri figli», ma a debita distanza per manifestare contro il Gay Pride. E poi soprattutto, spiega il portavoce Sergio Pizzi, per «evitare che si verifichino incidenti». Orgoglio di essere nati e cresciuti a Bari dove, fanno sapere da Forza Nuova, «non ci sono mai stati problemi». E così, sarà anche quando nel capoluogo pugliese arrivano migliaia di omosessuali. Loro, comunque, i contro-manifestanti, infatti, nonostante tutto, si ritroveranno in Largo Due Giugno. La questura non ha concesso l´autorizzazione per scendere in piazza nello stesso giorno e alla stessa ora del corteo dei gay di tutta Italia, ma l´estrema destra sarà, comunque, in movimento. Non per niente, ma per scongiurare il pericolo che «altri camerati decidano di confondersi tra i gay, creando disordini». Che, invece, sicuramente, non ci saranno, promettono gli organizzatori, domenica prossima, in un altro corteo, quando la fiamma degli ex missini tornerà a scintillare.
A Bari, in piazza Aldo Moro e poi per le vie della città, il popolo pugliese del partito di Rauti ed il segretario nazionale Luca Romagnoli, si ritroverà per dire che «l´Italia ha bisogno di bambini» e non di gay che, dice il coordinatore regionale Salvatore Miscuglio, «sono liberi di esserlo, ma senza proporsi come modello». Questione di idee. I giovani del movimento «Resistenza Antifascista di Bari», già, consigliano ai loro amici e compagni «di monitorare con attenzione l´iniziativa e di presidiare sedi ed associazioni in forma difensiva», perché, comunque, pensano, non si sa mai, se, nel mondo dell´associazionismo di estrema destra, «ogni gruppo vorrà badare allo lori visibilità». Che nel caso della Fiamma Tricolore sarà, assolutamente, pacifica. Anzi di più. Sarà «diversa». E guai a pensare male, perché, dice Giuseppe Incardona, vicepresidente del partito di Rauti, «saremo in strada, solo, per richiamare l´attenzione su un valore che ci sta molto a cuore, quello della famiglia». E, chiunque, «potrà unirsi a noi». A titolo assolutamente personale. I giovani di Forza Nuova, ad esempio. Adesso pensano in proprio, ma domenica, comunque, non mancheranno. Sfileranno senza slogan e bandiere. «Porteremo uno striscione, poi ciascuno aderirà all´iniziativa del Movimento Sociale Fiamma Tricolore a proprio piacimento», aspettando quello che verrà, sabato prossimo, insieme a migliaia di omosessuali. Che, ad esempio, consiglia Ettore Bucciero, «potrebbero essere fotografati e filmati dai cittadini baresi e poi mostrati agli agenti della questura». Così, solo, per «accertare che nessuno abbia commesso oscenità». Il ragionamento del senatore di An è chiaro, va bene il diritto a manifestare, ma, «accreditare l´immagine di Michele Bellomo come martire è troppo». La soluzione, comunque, per Ettore Bucciero c´è. Chiudere gli occhi e nel giorno dell´orgoglio omosessuale, essere altrove, «per godersi un bel weekend al mare».