Il Circolo Arcigay Il Cassero, insieme ad Arcigay nazionale, organizza una conferenza, il giorno mercoled’ 25 giugno alle ore 18 con suor Jeannine Gramick. ‘incontro si terrà a Bologna, in via Don Minzoni 18, presso la sede del Circolo.
Suor Jeannine Gramick
Nei prossimi giorni, infatti, sar’ in Italia suor Jeannine Gramick, da tren’anni in prima fila in America negli sforzi di riconciliazione tra gay e chiesa cattolica. Nel 1999 è stata oggetto di un provvedimento grave da parte del Vaticano di divieto di qualsiasi attività e di ordine del silenzio.
Da pochi giorni ‘ uscito in Italia il suo libro, per gli Editori Riuniti, che si intitola ANIME GAY, la Gramick ‘ molto conosciuta anche in Italia, la stampa si ‘ occupata spesso di lei e il suo arrivo susciter’ di nuovo interesse visto che la sua testimonianza romperà la consegna del silenzio, disubbidendo al Vaticano.
Oltre alla Gramick saranno presenti:
Gianni Geraci Coordinatore dei gruppi gay credenti italiani,
Andrea Ambrogetti curatore del’introduzione del libro,
Sergio Lo Giudice Presidente nazionale Arcigay,
Aurelio Mancuso Segretario nazionale Arcigay.
Ecco una recensione del libro di Jeannine Gramick
Robert Nugent Jeannine Gramick
"Anime gay"
Gli omosessuali e la Chiesa cattolica
Collana White Box
Quali sono oggi i rapporti tra gay, lesbiche e Chiesa cattolica? I due autori esaminano la situazione da diversi punti di vista, da quello pedagogico e sociale a quello religioso, da quello teologico a quello pastorale. Anime gay è un libro fondamentale per tutti coloro che cercano di promuovere la comprensione, il dialogo e una nuova sensibilità nei confronti dell’omosessualità, affinché a gay e lesbiche siano riconosciuti rispetto e dignità nella società e nella Chiesa cattolica. È in questa direzione che hanno lavorato per trent’anni i due autori, suor Jeannine Gramick e padre Robert Nugent. La Congregazione vaticana per la dottrina della fede, guidata dal cardinale Ratzinger, proprio in seguito alla pubblicazione di questo libro negli Stati Uniti, ha intimato ai due religiosi americani il silenzio, giudicando la loro opera non del tutto coerente con la dottrina cattolica, dottrina che il Vaticano, contro ogni evidenza, continua a propugnare come «immutabile e irrevocabile».
