ARCIGAY PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE DEL 31 LUGLIO ORGANIZZATA DAVANTI A SAN PIETRO
Le gerarchie cattoliche hanno davvero passato il segno. Giovedì 31 luglio il cardinale Ratzinger presenterà alla stampa il suo ulteriore anatema contro le coppie omosessuali, ammonendo i parlamentari cattolici ad opporsi a ogni legislazione che preveda il loro riconoscimento.
La nuova crociata vaticana intende mobilitare tutti i politici cattolici del mondo contro un nemico, la persona omosessuale, che può essere compreso e accolto solo se rinuncia alla propria affettività e ad avere un proprio progetto di vita.
Il Vaticano intende portare avanti un attacco alle libertà civili e ai diritti individuali senza precedenti, giocando la carta dell’interferenza sulle legislazioni di paesi sovrani.
La pervicace persecuzione che la Curia sta portando avanti verso gli omosessuali si spiega con la necessità di far dimenticare gli scandali che hanno attraversato la Chiesa cattolica in tutto il mondo, che hanno coinvolto sacerdoti e altri prelati accusati di molestie e violenze su minori e bambini.
L’odio omofobico con cui si esprimono tutti i più recenti documenti, tra cui il famigerato Lexicon, è figlio di una profonda angoscia che pervade le gerarchie, che non si possono permettere che la sessualità sia vissuta serenamente e alla luce del sole, pena il crollo di un potere esercitato sulle coscienze, già fortemente messo in discussione dalle conquiste ottenute dalle donne.
Per tutte queste ragioni, Arcigay nazionale aderisce alla manifestazione di protesta organizzata dai Radicali Italiani, che si terrà giovedì 31 luglio dalle ore 11, davanti a piazza San Pietro e invita i cattolici a respingere questo nuovo tentativo di far tornare indietro l’orologio della storia; affinché sia possibile per i milioni di gay credenti sentirsi parte di una Chiesa davvero amorevole, e non in preda a rigurgiti reazionari degni della peggior Inquisizione.
Aurelio Mancuso, Segretario nazionale Arcigay
CONTACT [email protected] 335.310659
Ecco il Comunicato Stampa dei Radicali Italiani
Roma, 29 luglio 2003
CHIEDIAMO MASSIMA MOBILITAZIONE
NO ALLE INGERENZE DEL VATICANO ALLE LIBERE SCELTE DEGLI STATI: S’ AL RICONOSCIMENTO DELLE COPPIE OMOSESSUALI.
I RADICALI CHIEDONO ‘INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
E DEI CAPI DI STATO E DI GOVERNO DEI 15 PAESI DEL’UE CONTRO ‘ENNESIMO ATTACCO DELLA CITT’ DEL VATICANO AI PROGETTI E ALLE LEGGI SUL RICONOSCIMENTO LEGALE DELLE UNIONI TRA PERSONE OMOSESSUALI.
MANIFESTAZIONE DI RADICALI ITALIANI, CON IL SEGRETARIO DANIELE CAPEZZONE, CON IL PRESIDENTE DEI DEPUTATI RADICALI AL PARLAMENTO EUROPEO MAURIZIO TURCO E IL SEGRETARIO GENERALE DEL GRUPPO DEI DEPUTATI RADICALI AL PARLAMENTO EUROPEO SERGIO ROVASIO, A SAN PIETRO, GIOVED’ 31 LUGLIO 2003 ED ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA PER INGERENZE DELLO STATO VATICANO NEGLI AFFARI INTERNI ITALIANI.
Il nuovo documento omofobico preannunciato dal’Ufficio della Congregazione per la Dottrina della Fede per giovedì 31 luglio 2003 è ‘ennesimo attacco ai diritti individuali e soggettivi della persona in violazione dei più elementari diritti civili e umani e contro le libere legislazioni dei singoli Stati.
Maurizio Turco, Presidente dei Deputati radicali al Parlamento Europeo, chiede ‘immediato intervento del Presidente della Commissione Europea e dei Capi di Stato e di Governo dei 15 paesi membri del’Unione Europea contro questa ennesima ingerenza dello Stato del Vaticano.
MANIFESTAZIONE DEI RADICALI ITALIANI A SAN PIETRO, GIOVED’ 31 AGOSTO
ALLE ORE 11, IN DIFESA DEI DIRITTI CIVILI DEGLI OMOSESSUALI.
I Radicali Italiani presenteranno un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, a prima firma del Segretario Daniele Capezzone, contro le ingerenze del Vaticano nelle libere scelte dei singoli Stati riguardo le legislazioni in materia di riconoscimento legale delle unioni tra persone dello stesso sesso.