UN APPELLO al sindaco «perché utilizzi tutti gli strumenti di cui dispone», a cominciare da una «indagine sulla condizione in cui vivono a Napoli gay e lesbiche».
Piazza Bellini a Napoli
Da piazza Bellini, dove si sono incontrati per dire no al’intolleranza sfociata, di recente, nel’aggressione di una coppia in pieno centro storico, gli omosessuali cittadini chiedono al’amministrazione nuove iniziative che consentano di raggiungere una più completa integrazione.
Spiega Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay e componente della commissione Giustizia della Camera: « È vero che per certi aspetti Napoli si è caratterizzata per una maggiore tolleranza. Ma al tempo stesso stesso, resiste anche in questa città, come in buona parte del Mezzogiorno ‘Italia, una cultura maschilista tipica del mondo latino che certo non aiuta e può sfociare in aggressioni non solo di carattere fisico ma anche psicologico. Adesso – sottolinea Grillini – si deve muovere la politica. Nel 1996, in occasione del gay-pride, ‘allora sindaco Antonio Bassolino fu protagonista di un discorso bellissimo. Sul piano concreto però si è mosso ben poco. ‘amministrazione può fare molto, un monitoraggio sulla condizione di gay e lesbiche può essere un buon inizio. Ma è importante anche istituire il registro sulle unioni civili».
Alla manifestazione di ieri sera hanno preso parte i presidenti cittadini di Arcigay e Arcilesbica, Davide Barba e Giulia Frodella, ‘assessore regionale Maria Fortuna Incostante, il consigliere regionale dei Comunisti italiani, Francesco Specchio, il senatore diessino Massino Villone, il verde Alberto Patruno e il consigliere comunale ds Leonardo Impegno, che dice: «Presenterò un ordine del giorno in consiglio per condannare le aggressioni ai danni di gay e lesbiche. Mi auguro che ‘iniziativa possa raccogliere il consenso di tutti gli schieramenti al di là delle diverse idee politiche, perché questi sono temi sui quali non dovrebbero esserci divisioni. E mi impegnerò anche per ‘istituzione del registro delle unioni civili».