L’Europa roccaforte della pari dignità tra le persone

  

Il divieto di discriminare le persone sulla base dell’orientamento sessuale e il diritto a costituire una famiglia anche fuori del matrimonio tradizionale sono chiaramente sanciti nel nuovo Trattato costituzionale firmato oggi a Roma dai leader dei 25 paesi dell’Unione europea.

Un'Europa più libera

Un’Europa più libera

“L’Europa si conferma la roccaforte dei diritti delle persone nel mondo. In nessuna altra regione del pianeta sono difesi con tale determinazione e pienezza la pari dignità delle persone, l’uguaglianza e la libertà di tutti gli individui a prescindere dalle differenze contingenti, compreso l’orientamento sessuale”. E’ il commento del presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice.

Gli articoli interessati sono il 69 e l’81 della seconda parte del Trattato, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. “È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, … o ‘orientamento sessuale” recita infatti l’articolo II-81. “Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano ‘esercizio” è invece quanto dispone l’articolo II-69.

“In questo secondo articolo — spiega Lo Giudice – non a caso si parla al plurale del ‘diritto di sposarsi’ e del ‘diritto di costituire una famigli’, come di due diritti distinti. In sede di Convenzione ha avuto luogo un acceso dibattito sulla questione ed è infine prevalsa una concezione più laica e più inclusiva di famiglia non necessariamente legata al matrimonio”.

“L’espresso divieto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale — continua Lo Giudice – è stato introdotto nella Costituzione europea contro il parere di Rocco Buttiglione, oggi commissario designato dell’Unione. Questa è una delle prove più evidenti che Buttiglione è stato bocciato, dal Parlamento europeo, per ragioni politiche e non certo attinenti alla sua sola coscienza personale”.

“L’unica altra costituzione al mondo — ricorda Lo Giudice – che contiene un esplicito divieto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale è, non a caso, quella della Repubblica del Sud Africa del ’96, approvata sulle ceneri dell’odioso apartheid verso la popolazione nera. Purtroppo c’è ancora chi vorrebbe costruire una sorta di apartheid giuridico verso le persone omosessuali”.


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