Violenza omofoba in via del Corso

  
Per strada mano nella mano

Per strada mano nella mano

«Voi gay non ci potete andare in giro…». Un ultimatum e poi una scarica di calci e pugni alla faccia e alla pancia. Così due ragazzi sono stati pestati a sangue solo perché camminavano come due fidanzati, mano nella mano, in mezzo a via del Corso. È successo ieri pomeriggio nella centrale strada simbolo del passeggio e dello shopping del fine settimana. L´aggressione contro i due giovani gay è avvenuta a pochi metri da largo Goldoni dove alcuni militanti di ultradestra stavano manifestando per chiedere l´abolizione della festa del 25 aprile. Un presidio organizzato da Forza Nuova e controllato da uno schieramento di forze dell´ordine.

L´aggressione è avvenuta davanti agli occhi di decine di passanti. Molti turisti spagnoli e francesi che hanno soccorso i due giovani. Nel frattempo sono accorsi anche alcuni poliziotti in servizio per la manifestazione d´estrema destra. Ma non è stato possibile accertare se gli aggressori fossero militanti di Forza Nuova. «Quando hanno cominciato a insultarci erano in tre poi sono arrivati altri. – racconta Franco, 23 anni, studente universitario di Tor Vergata – Ci hanno detto che non potevamo andare in giro tenendoci per mano. "Ma dove vi credete di essere, ve ne dovete andare…" mi ha urlato uno di loro. Gli ho risposto: "Io vado come e dove voglio". È stato allora che quello mi ha tirato un calcio in pancia. Poi sono arrivati gli altri e ci hanno picchiato».

Il pestaggio è durato pochi istanti. Calci e pugni in faccia poi il gruppetto di picchiatori e fuggito davanti a molt i passanti che non comprendevano tanta violenza. La ragione, i due giovani l´hanno poi spiegato agli agenti accorsi in loro aiuto. «Ci hanno aggredito perché secondo loro stavamo dando scandalo» hanno raccontato i due ragazzi che poi hanno anche riconosciuto uno dei picchiatori. Gli agenti hanno provveduto a identificarlo. Ora gli investigatori dovranno accertare se appartiene ai gruppi che manifestavano dietro la bandiera con la croce celtica. Oltre al reato di lesioni potrebbe essere contestato l´incitamento all´odio razziale.

I due giovani malconci sono stati portati al pronto soccorso del San Giacomo. I medici hanno riscontrato contusioni e ferite guaribili in dieci giorni. Anche al posto fisso dell´ospedale è stata registrata l´aggressione e ora seguirà una denuncia al commissariato Trevi, diretto dal vice questore Antonio Del Greco. «Abbiamo deciso di presentare denuncia perché speriamo che quei picchiatori non la facciano franca – auspicano i due giovani – Non sol o noi ma tutti devono essere liberi di poter camminare per strada senza paura».


Giornata mondiale per la lotta contro l'omofobia

Giornata mondiale per la lotta contro l’omofobia

Arcigay Roma Gruppo ORA offre il suo supporto legale ed associativo, se vorranno, ai due ragazzi.

Il 14 maggio, a tre giorni dalla giornata mondiale per la lotta contro ‘omofobia, organizzerà in Piazza Campo dei Fiori una manifestazione pubblica contro questi atti di violenza omofoba.

INFO [email protected]


Comunicato Comune di Roma – Assessorato alle Politiche per la semplificazione la comunicazione e le pari opportunità

GRAMAGLIA: “ROMA NON SOMIGLIA AI FANATICI CHE HANNO PICCHIATO I DUE RAGAZZI GAY”

L’assessore capitolino alle politiche per la semplificazione, la comunicazione e le pari opportunità Mariella Gramaglia ha dichiarato stamattina “E’ una vera sofferenza leggere che alla vigilia del 25 aprile due giovani gay siano stati picchiati perché rei di tenersi per mano. Tutto si tiene. Il pestaggio sembra opera di quegli stessi militanti di estrema destra che vogliono cancellare la festa dei diritti e della libertà. Per fortuna Roma non somiglia a questi pochi fanatici. E’ una città gentile e aperta e lo ha dimostrato molte volte”.

“Ai due giovani — ha concluso Gramaglia — rivolgo la solidarietà più affettuosa mia e dell’amministrazione e l’augurio di incontrarli presto per condividere anche con loro un impegno serrato contro ogni forma di pregiudizio”.


Comunicato Circolo Mario Mieli
Ancora violenza a Roma

Mentre l’Europa si avvia sempre più a riconoscere i diritti civili delle persone omosessuali e transessuali, in Italia, una campagna moralizzante, fatta di dichiarazioni incaute e intolleranti nei confronti di ogni persona che si discosti da un supposto ‘ordine naturale e religioso’, produce ancora violenza. Ieri, sabato 23 aprile, a Via del Corso, in pieno centro di Roma, due ragazzi sono stati picchiati dai soliti fascisti di Forza Nuova perché ‘davano scandalo tenendosi per mano’.

Il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli da tempo denuncia che a Roma gli episodi di intolleranza e di violenza fascista verso persone della comunità gay lesbica e transessuale si ripetono con inquietante frequenza. Il vero scandalo è consentire a queste persone di continuare a esporre liberamente i loro simboli offensivi e razzisti, inneggianti all’odio. E’ tempo che tutti i cittadini reagiscano per dire basta alla violenza e all’intolleranza e che le istituzioni intervengano con decisione: siamo stufi delle generiche condanne di circostanza a cui non seguono mai atti concreti.

Il circolo Mario Mieli mette a disposizione gratuitamente il proprio servizio legale ai due ragazzi aggrediti e annuncia che i propri soci, il prossimo 17 maggio, prima giornata mondiale contro l’omofobia, scenderanno in piazza, tutti mano nella mano.

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli


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