Scritte omofobe, minacce di morte e insulti alla sede del CIG

  

Arcobaleno, il coordinamento delle associazioni che si occupa dell’organizzazione del PRIDE Milano 2005, rende noto che nella notte la sede del C.I.G. Arcigay Milano è stata oggetto di atti di vandalismo. Ad un giorno dalla sfilata del PRIDE Nazionale, manifestazione che è prima di tutto una richiesta di diritti civili che ancora oggi sono negati alle persone omosessuali, i cosidetti “difensori dei valori e della morale” mostrano il loro vero volto feroce e barbaro.

“Gay al rogo!”, “Morte ai gay!”, “Merde!”, “Fuoco sul Gay Pride!”, “Oggi venerdì… sabato fuoco!”.

Queste sono le scritte che da stanotte capeggiano sulla sede del C.I.G. ArciGay Milano. Questo è il risultato della strategia di demonizzazione che i politici e la Gerarchia Cattolica continuano imperterriti a portare avanti, incuranti degli effetti che produce. Questo è quello che realmente accade nonostante ci sia chi dica che la discriminazione verso gay, lesbiche e transessuali non esista più. Questa è la testimonianza di quanto ancora ci sia da lavorare nel nostro Bel Paese.

“E’ finito il tempo in cui chinavamo il capo a chi ci minacciava e alzava la voce,” ha commentato Paolo Ferigo, Presidente di Arcigay Milano e portavoce di Arcobaleno. “Domani per le vie della città saremo in tanti, tantissimi e faremo una festa ancora più grande, ancora più colorata, ancora più gioiosa. In barba a tutti quelli che ci vorrebbero ridurre al silenzio.”

“Hanno definito la nostra manifestazione di cattivo gusto, chissà che diranno ora di queste scritte?” ha dichiarato Francesca Polo, Presidente di Arcilesbica Milano e portavoce di Arcobaleno. “Sono sicura che domani alla sfilata ci sarà moltissima gente civile che manifesterà contro queste dimostrazioni di intolleranza e contro quei politici che sono in parte responsabili di questo e di altri terribili atti”.


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