ROMA — Nichi Vendola, lei come governatore della Puglia ha accolto Ratzinger a Bari nel suo primo viaggio da Pontefice: ci sperava davvero in una sua apertura? In particolare in u’apertura sulle coppie di fatto…
Nichi Vendola
« Ci speravo sì. E invece che delusione le dichiarazioni del Papa. Da credente, da cristiano, da cattolico: che delusione! » . « Mi aspettavo che la curia romana potesse finalmente aprire le finestre sul mondo e si misurasse non già con il relativismo etico, bensì con la fenomenologia del vivente » . « Sì, la pluralità di relazioni che hanno al centro il corpo, il desiderio, ‘affettività, ‘amore. ‘è una Chiesa diffusa e molecolare che da tempo ha cominciato la sua immersione in questa realtà. Ma ‘è anche un mondo cattolico che ormai convive con stili di vita che non riesce a considerare peccaminosi.
Poi ‘è la Chiesa di Oltretevere » . « Sì, il Vaticano. Lo dico con dolore e sottovoce: ma dal Vaticano si percepisce lo sforzo di delineare un esercizio di potere e non altro.
Quando sento dire una frase come " le coppie di fatto allontanano da Dio" sento rabbia. Sono frasi che contengono un certo grado di ferocia » . Un certo grado di ferocia? ‘ una frase che ha detto il Papa quella che ha appena riportato… « Non parlo di intenzioni feroci, ma del’effetto che provoca » .
Lei è un omosessuale dichiarato: si aspettava u’apertura anche sulle coppie di fatto omosessuali, probabilmente. Di certo non si aspettava una sorta di retrocessione anche nei confronti delle coppie eterosessuali…
« Non mi aspettavo una dichiarazione di guerra » . « Forse era una speranza emotiva e non razionale.
Speravo che non esistesse un copione già scritto. Pensavo che fosse finalmente arrivato il momento di trovare qualcuno che ti prendesse per mano. E poi… » . « Poi pensi che quando uno entra nel’abitazione del Papa e siede sul seggio di Pietro vive costantemente ad un millimetro dallo Spirito Santo. Si confronta costantemente con orizzonti talmente ampi e con u’idea talmente assoluta e incalcolabile del’amore che immagini che possa generare soltanto quella teologia della tenerezza e del’accoglienza di cui il mondo ha bisogno » . « Invece questo Papa ha ripetuto una condanna anche al’omosessualità usando parole che ricordavano i canonisti seicenteschi: turpe atque iniqua luxuria. Che peccato » . « A modo mio. Rifuggo il consumismo religioso e la spettacolarizzazione del sacro. Ma amo i luoghi intimi, lì dove risuonano i canti gregoriani oppure i silenzi abissali » . La sua condizione omosessuale non è accettata dalla Chiesa: lei invece lo vorrebbe. Ma lo vorrebbe davvero? « Certo. E penso che questo atteggiamento del Papa sia anacronistico e destinato alla sconfitta. Vorrei che invece che castigare le libertà civili la Chiesa lanciasse un moderno anatema su temi come la schiavitù o la povertà » . « Spero, la speranza non muore mai. Tuttavia… » . « Credo che non avrò questa fortuna. Credo che non sarà la mia generazione che avrà la fortuna di ascoltare parole evangeliche da parte della Chiesa » .