Toscani sdogana la strizzatina gay

  
Una delle 3 immagini della campagna RA-RE

Una delle 3 immagini della campagna RA-RE

MILANO – "Un inno alla libertà, anche quella di essere omosessuali": così il fotografo Oliviero Toscani spiega il senso della nuova campagna-choc realizzata per il marchio di abbigliamento maschile Ra-re, di cui sono protagonisti due uomini, che si baciano e si toccano tra loro nella parti più intime.

I tre scatti della campagna, che dal 5 settembre invaderà i muri delle principali città italiane, da Milano a Roma, ritraggono due modelli non professionisti (uno è un fotografo, ‘altro un pubblicitario, e facevano coppia nella vita reale), in diverse pose, tutte decisamente affettuose. In una ‘uomo più adulto, brizzolato, cinge da dietro il ragazzo biondo, mordicchiandogli un orecchio e stringendolo proprio tra le gambe. Le altre due sono entrambe su un divano: nella prima i due modelli si baciano, mentre nella seconda il brizzolato, mollemente adagiato, strizza le parti intime del compagno. Le immagini, più che volgari, risultano quasi goliardiche, anche per ‘atteggiamento ironico dei modelli, che sembrano scherzare tra loro più che tentare un approccio sessuale.

Secondo Toscani, giocare con le parti intime di un amico non è indice di omosessualità, anzi: "Tutti gli uomini giocano a "pizzicarselo" tra loro". Il fotografo, mai sazio di provocazioni, arriva persino a dire che "lo fanno persino in Parlamento, anche i più insospettabili". Le foto "rimettono in discussione il rapporto tra due uomini, un p’ come Benigni che a Sanremo – ha ricordato – inseguiva il pene di Baudo in diretta televisiva". Fin qui lo scherzo tra eterosessuali, lo strizzamento ironico sotto la doccia, negli spogliatoi dopo la partita.

Ma gli scatti, ovviamente, rimandano a "un problema che è ancora un tabù, a ciò che si dice ma che non si fa". Lo spunto, infatti, è nato dal libro sul Gay Pride realizzato da Toscani e uscito solo in Francia, con la prefazione del ministro della Cultura Jack Lang. "Il Gay Pride è una delle azioni culturali più importanti degli ultimi anni, è un discorso sulle minoranze che va ben al di là del sesso, e coinvolge – ha affermato – i diritti umani". In questo senso, Toscani si è ispirato anche a Pasolini, "che ha pagato di persona ‘essere parte di una minoranza, che è sempre più creativa della maggioranza". Sempre tra le immagini-guida di questa campagna, ‘ex creativo di Fabrica cita il noto scatto di Tazio Secchiaroli dove Mastroianni e Fellini scherzano goliardicamente con un manichino.

Se la proprietaria del’azienda, Luisa Bertoncello, per spiegare la scelta del soggetto pubblicitario, parla di "attenzione al sociale" finalizzata alla "memorizzazione del marchio", Toscani spiega di "non voler migliorare né peggiorare il mondo", ma di seguire solo ‘istinto. ‘ una lezione che ha appreso in 40 anni di fotografia di moda: "I messaggi – come dice lui stesso – vendono".


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