PreservAttivi in Uganda

  

Gentile amici,

in vista della Giornata Mondiale contro l’AIDS abbiamo dato il via alla petizione PreservATTIVI, un nuovo momento di mobilitazione all’interno della nostra campagna NO poverty NO aids per raccogliere voci e richieste dei cittadini italiani a supporto di un’azione in corso in Uganda da settembre.

Dal 2003, il governo ugandese, accreditato presso l’opinione pubblica proprio per i risultati raggiunti nella lotta all’HIV e AIDS dagli anni ‘90 ha iniziato a sostenere una politica che scoraggia l’uso del preservativo e propone l’astinenza sessuale e la fedeltà come metodi di prevenzione; è, inoltre, accusato di ostacolare la distribuzione di 34 milioni preservativi della marca Engabu (la più venduta e distribuita anche gratuitamente nelle cliniche del governo) con il pretesto di una loro presunta incompatibilità con i test di controllo qualità. Le conseguenze di questa politica, che genera sfiducia nei confronti del preservativo e rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti in Uganda in tema di prevenzione, sono già drammatiche: nei primi mesi dell’anno si è infatti registrato un aumento nel tasso d’incidenza del virus di alcuni punti percentuali.

In una lettera aperta indirizzata all’On. Muhwezi, ministro della sanità ugandese, un gruppo di sieropositivi supportato da ActionAid International Uganda chiede di favorire l’eliminazione del blocco della distribuzione dei preservativi in Uganda e l’adozione di politiche di lotta al’HIV e AIDS non basate sulla sola astinenza e fedeltà.


Il Governo ugandese non ha ancora fatto fronte in maniera soddisfacente alla "crisi del preservativo" che affligge il Paese: questa la denuncia della coalizione della società civile a poco più di un anno dal ritiro dei preservativi Engabu dal mercato.

In una nuova lettera la "Coalizione per la promozione della salute e dello sviluppo sociale" ricorda al Ministero della Salute ‘impegno preso nel giugno 2004 a sostenere una politica di prevenzione basata sulla promozione del preservativo presso tutti gli individui sessualmente attivi e richiama ‘attenzione del Ministro On. Muhwezi sugli ultimi dati rilevati dalla Commissione AIDS Uganda: ad oggi bisogna definire il lasso di tempo, così è troppo generico il tasso di prevalenza di HIV e AIDS nel Paese è passato dal 6,2% al 7%, un fenomeno che si teme possa essere dovuto alla limitata disponibilità di preservativi nel territorio ugandese.

‘unico intervento governativo per fronteggiare la crisi, è stato quello di introdurre nel Paese preservativi di una marca differente da quella che fino ad un anno fa copriva ‘80% della domanda di profilattici in Uganda, mentre ancora 75 milioni di Engabu restano stoccati nei magazzini statali, con considerevoli spese di affitto che gravano sui contribuenti.

La società civile pertanto chiede al Governo ugandese di:
1) distribuire o eliminare dai magazzini i preservativi Engabu
2) lanciare una campagna che restauri la fiducia nei preservativi Engabu, precedentemente distribuiti anche gratuitamente nelle cliniche pubbliche
3) contrastare le campagne di prevenzione che si basino unicamente sulla promozione di astinenza e fedeltà
4) eliminare la tassa imposta dal’Autorità Nazionale per le Droghe sui preservativi in entrata

Aiutaci a sostenere ‘appello della società civile in Uganda, diffondi queste informazioni e invita i tuoi amici a firmare la petizione!


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