10 Luglio 2006
Campeggio Valalta-Rovigno (Croazia)
Ore 18.30 circa
Dopo sei ore di viaggio con roulotte a seguito, siamo finalmente giunti a destinazione con la voglia di ripetere, nello stesso campeggio naturista, ‘esperienza fatta, per la prima volta, qualche anno prima. Parcheggiamo nel piazzale esterno e ci avviciniamo alla reception; vi troviamo una signorina a cui spieghiamo che conosciamo già il campeggio e che vorremmo sapere se ‘è posto. Ci informa (in italiano) che ora la gestione è cambiata e che per accedervi occorre essere in coppia; rimaniamo un p’ perplessi e non capiamo bene la ragione della restrizione, tuttavia, con un p’ di riluttanza affermiamo che, in tal caso non ci sono problemi in quanto, pur essendo due maschi, noi siamo una coppia (non che sia un segreto per chi già ci conosce, ma discutere il nostro orientamento sessuale con estranei, soprattutto presso la "portineria" di un campeggio… non è nel nostro carattere). La ragazza, perplessa quanto noi, con un cenno, chiede aiuto al "vigilante" addetto alla sbarra che, seppur a distanza, aveva seguito parte della conversazione. In tono un p’ beffardo si avvicina e domanda: "Siete in coppia? E dove sono le vostre donne?". Ribadiamo, un p’ irritati (evidentemente non capisce, o finge di non capire) che NON ci interessano le donne e che, per ‘appunto, costituiamo già una coppia anche per questo. "Eh no, senza donne non siete una coppia e senza donne qui non si entra… co’è scritto nel regolamento del campeggio" … che però non ci viene mostrato: un cartello "VIETATO ‘ACCESSO AI GAY" sarebbe stato equivalente.
Insistiamo: "Vi rendete conto che ci state discriminando?".
Visto ‘atteggiamento poco disponibile e a tratti sgradevole, ci chiediamo se quello di dichiararsi omosessuali pur non essendolo non sia un espediente ricorrente di qualche "furbetto"; in questo caso, però noi possiamo anche comprovare la veridicità di quanto affermato esibendo al’occorrenza la tessera del’Arcigay che possediamo entrambi, ma non ci viene richiesto. Con aria di sufficienza ‘addetto alla sbarra ci guarda e comunica la sua sentenza: "Non siete una coppia e quindi non potete entrare – Buongiorno". Siamo decisamente arrabbiati e nel contempo ESTEREFATTI. Altro che buongiorno… Una donna come "biglietto ‘ingresso" !!!
Non hanno nemmeno fatto accenno alla tessera naturista che altri campeggi, successivamente contattati telefonicamente spiegando la nostra situazione, richiedevano per ‘accesso (SOLO AI SINGOLI, ovviamente). Di tutti quelli contattati (Camping Koversada a Vrsar, Istra a Funtana, Solaris e Ulika di Porec) NESSUNO ci ha accettato; doppiamente discriminati quindi, sia come uomini che come gay.
Il fatto curioso è che queste restrizioni non sono riportate nei vari depliant pubblicitari distribuiti negli uffici di informazioni turistiche che, al contrario, decantano ‘accoglienza calorosa in una terra in cui si può vivere a stretto contatto con la natura incontaminata, ecc…ecc… Tut’al più, per alcuni campeggi naturisti, nel’elenco "Camping Caravanning-Croazia" appare , tra parentesi, una scritta incomprensibile:’"FKK".
Ci chiediamo se, PER CORRETTEZZA, non sarebbe il caso di aggiungere, magari di fianco alla dicitura "non si accettano i cani" (che viene riportata), la scritta "accesso non consentito a singoli e a coppie omosessuali", e se non sia doveroso esporlo chiaramente anche in corrispondenza del’entrata di detti campeggi, giusto per non fare perdere inutilmente del tempo a chi è in cerca di una sistemazione o per permettere a chiunque, anche se non appartenente alla categoria, di trarre le proprie considerazioni.
A quanto pare, della vita naturista non può far parte ‘uomo se non RIGOROSAMENTE IN COPPIA eterosessuale. Un "single" infatti, qualsiasi "single" (e lo sono anche i gay in coppia in quanto non vengono riconosciuti come tali), per certi gestori rappresenta un problema. Un tale individuo appartiene, con buona probabilità, alla categoria dei guardoni/esibizionisti interessati unicamente alle virtù di signorine o mogli altrui… Non è assolutamente plausibile (sempre per certi signori) che qualcuno possa essere semplicemente attratto dal sole, dal mare e dal fatto di poter fare il bagno nudo in totale libertà (se non lo avete mai fatto, almeno una volta nella vita, ve lo consigliamo… è come tornare bambini). In tempi in cui pare normale ‘ "attacco preventivo", rimpiango ‘applicazione di quella clausola del regolamento in cui, solo SE arrecavi disturbo di qualsiasi genere, potevi essere immediatamente allontanato da un campeggio; DOPO e non PRIMA!
Altra cosa curiosa, inoltre, è che alle donne, al contrario, non viene richiesta la presenza di un compagno; delle nostre amiche (lesbiche) – che in questo caso ci sarebbero state particolarmente ‘aiuto- da anni praticano nudismo, in Croazia e altrove, senza aver mai avuto problemi di accesso alle strutture e senza che nessuno abbia mai loro richiesto la tessera naturista (che per altro non possiedono)… altra cosa difficile da accettare perché davo ormai per scontato il concetto di "parità dei sessi" o, se si preferisce, di "pari opportunità" tra essi … per lo meno nei paesi evoluti. Evidentemente mi sbagliavo/ci sbagliavamo; però avremmo voluto esserne informati, per prenderne atto nel momento di decidere la mèta delle nostre vacanze.
Grazie comunque del’ attenzione.
Gianluca Mazzolini e Riccardo Braccaioli