AMORE E SALUTE, APRE A PADOVA IL CONSULTORIO GAY
E il centrosinistra accelera sui Pacs
PADOVA — Amore, salute, diritti civili, apre a Padova il consultorio regionale per la comunità gay. E ‘Unione tiene a battesimo ‘iniziativa promettendo u’accelerata per il riconoscimento amministrativo del registro delle coppie di fatto.
Pacs e battaglia per la formalizzazione delle unioni di fatto: il centrosinistra fa quadrato. Per ‘inaugurazione a Padova della sede regionale Arcigay, centro servizi per la comunità omosessuale e consultorio veneto, ‘Unione non lesina scuse al’Arcigay e buoni propositi. Una mano tesa e dichiarazioni ‘intenti, dopo la sferzata del diessino Alessandro Zan, coordinatore regionale Arcigay, responsabile nazionale per i Pacs e consigliere comunale a Padova, che dalle colonne del «Riformista» e del «Corriere del Veneto» ha accusato ‘Unione di «arretratezza sul fronte del riconoscimento dei diritti civili» , imputando di «annacquare la questione omosessuale privandola di priorità solo per compiacere alcuni omofobi del centrosinistra».
Il 7 ottobre a Padova, davanti ai comitati Arcigay di Venezia, Verona, Rovigo e Brescia, Alessandro Zan ha ribadito: « Non possiamo più accettare pacche sulle spalle o posizioni di principio, vogliamo un riconoscimento amministrativo e formale per il registro delle unioni di fatto».
Claudio Malfitano, responsabile Arcigay di Padova, ha evidenziato: «Ancora oggi gay e lesbiche sono esposti a aggressioni, dal’insulto alla violenza fisica» . Poi ‘affondo di Malfitano: «Il centrosinistra padovano ha dato in questi mesi una cattiva immagine di sè, tenendo bloccata ormai da oltre un anno la mozione sul registro delle unioni presentata da Zan e firmata dalla metà dei consiglieri comunali. Una palese discriminazione. Per questo chiediamo che questa mozione sia presto discussa e votata in consiglio, anche perchè i padovani ‘hanno già approvata da un pezzo».
‘Unione è intervenuta in forze al taglio del nastro della sede regionale Arcigay. La «scossa» di Zan ha mobilitato il partito. «Sono qui per chiedere scusa — ha esordito Gabriele Frigato, parlamentare della Margherita — Solo ‘anno scorso e con colpevole ritardo mi sono avvicinato ai temi del’omosessualità. ‘è ancora molta ignoranza in materia, tanta strada da fare, carenze e ritardi. Provo disagio sulla posizione ufficiale del mio partito su queste tematiche. Consideratemi dalla vostra parte».
Alessandro Naccarato, parlamentare diessino, ha sottolineato: «Il registro delle coppie di fatto è un punto su cui ci sentiamo in colpa, ci siamo battuti, ma non abbastanza, dobbiamo davvero affermare una visione laica della politica» . Naccarato ha fatto notare che «la sede provinciale e regionale Arcigay data dal Comune di Padova, è un segnale, un passo importante sul fronte dei diritti». Impegno ribadito dal consigliere comunale Ds Mauro Bortoli. Il passo successivo ‘ha annunciato Milva Boselli, presidente del consiglio comunale di Padova, con ‘inserimento nel nuovo statuto del Comune di Padova di orientamento sessuale e identità di genere come « elementi di non discriminazione».
«Arcigay è nata 21 anni fa nel 1985 — ha ricordato Claudio Malfitano — Con il gay pride nel 2002, hanno sfilato a Padova 40 mila persone per i diritti e la libertà. E con ‘inaugurazione della sede regionale, per la prima volta Arcigay è ospite di una sede comunale»