Fa il ricercatore a Genova il presidente dei gay che scalzò Buttiglione

  

Genova – Ha ottenuto un plebiscito e non perché le elezioni si sono tenute a Sofia, in Bulgaria: 151 voti su 162 ed è diventato presidente di gay, lesbiche e trans di tutta Europa.

Riccardo Gottardi, 29 anni, fisico, nato a Desenzano del Garda è genovese ‘adozione: nel capoluogo ligure, alla facoltà di Ingegneria, ha un dottorato sul’applicazione medica delle nanotecnologie. Ovvero: «Uno studio sulla strumentazione per la diagnosi precoce del’artrite».
Un dottorato che porta Gottardi a dividersi tra Genova e Basilea, altra sede universitaria del neopresidente di Ilga-Europe, sezione europea della International Lesbian and Gay Association.

Giovanissimo docente universitario, gay da quando? Ride: «Ma da sempre, che io ricordi». Problemi? «Quelli di tutti. Il primo impatto è stato ai tempi del’università, a Pisa, con ‘Arcigay locale. Poi ‘ho detto agli amici e alla mamma. Ah, sì. Anche a mio fratello, con il quale ho un rapporto tranquillo».

E che farà da presidente per i gay di tutta Europa? Precisa: «Gay, lesbiche e trans». Poi spiega: «Cercheremo di far sentire la voce di tutte queste persone in Consiglio, contro la discriminazione. Tanto più che il 2007 sarà ‘anno europeo delle "Pari opportunità per tutti". Sembra poco, ma ‘essere riusciti a far aggiungere quel "per tutti"è stato un grosso successo, frutto di trattative».

Fra le prime questioni in agenda ci saranno matrimoni e adozioni per le coppie gay? «E lesbiche – puntualizza – ‘obiettivo è che tutte le persone che vivono nei 46 Paesi del continente europeo abbiano gli stessi diritti. Siano essi coppie, gay, single o famiglie. Nelle coppie lesbiche che hanno figli, ‘altra figura che non è la madre, non ha diritto alcuno sui figli. E non è giusto far riferimento soltanto alla madre biologica. Un figlio, così come una coppia gay, deve godere degli stessi diritti in tutti i Paesi Ue. Pensiamo, ad esempio, a una coppia omosessuale che si trasferisce, supponiamo, dalla Spagna al’Italia dove il loro matrimonio non è riconosciuto: perché de’essere vittima di discriminazioni?».

Insomma, la battaglia in Europa perché siano garantiti a tutti i suoi abitanti – quali che siano le preferenze sessuali – gli stessi diritti è soltanto al’inizio. E considerato il carattere ‘acciaio di Gottardi, ‘è da giurare che riuscirà a smuovere il Vecchio Continente.

Non a caso, il presidente nazionale di Arcigay ricorda che era toccato proprio al fisico di Desenzano spiegare ai parlamentari europei quanto fosse discriminatorio ‘atteggiamento di Rocco Buttiglione e quanto poco adatto fosse ‘ex ministro italiano a diventare commissario Ue alla Giustizia. Co’è poi finita (scandalo internazionale a parte) se lo ricordano tutti. A dispetto da quella sua aria da mite "secchione", Gottardi contribuì non poco a far votare dalla commissione libertà civili della Ue la mozione che di fatto scalzò Buttiglione dalla carica di vicepresidente della Commissione europea che aveva già in tasca.


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