Omocidio Chiesa. Decisione storica del tribunale

  

Il tribunale di Roma ha compiuto una decisione storica che non potrà che fare giurisprudenza.

Ammettere Mario Chinazzo, il compagno di Roberto Chiesa ucciso da un romeno nel marzo scorso, dopo una vita, 25 anni passati assieme, parte civile in un processo penale è un ulteriore segnale che qualcosa sta cambiando dato dai magistrati alla politica.

Questi atti della magistratura recepiscono una esigenza profonda della società e riconoscono, ancor prima che lo faccia la politica, il valore sociale di tutte le convivenza omo ed eterosessuali. E il fatto che le convivenze abbino valore sociale non lo dice Arcigay ma lo dice la costituzione.

Non è pensabile che famiglie omosessuali siano costretti a dimostrare ai giudici attraverso scartoffie e carte bollate il loro amore e i loro affetti. L’assenza di una legge è con oggi ancora più visibile che ieri e meno di domani. Il parlamento non potrà continuare a rimanere sordo di fronte a tutti questi continui piccoli passi compiuti dalla magistratura per far diventare l’Italia una nazione veramente europea. Speriamo che il Parlamento agisca presto ponendo fine a questi calvari con una legge veramente giusta.

Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay


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