Che bella serata, il caldo anche se oppressivo promette virtuali fughe sul lido di Ostia. Ma anche sotto il Colosseo la tenerezza spavalda di un amore, nato da pochi mesi può avere libero sfogo. Poi i fari puntati contro, il viaggio come due criminali da separare verso la Caserma. Le ore di domande e le attese, ed infine la denuncia per atti osceni in luogo pubblico. Tutto qua. Scene estive di un medioevo italiano, che si scontra caparbio con i secoli successivi, cercando di resistere alla ruota del tempo che invece gira lenta e inesorabile.
Solidarietà e, denuncia dell’accaduto. L’Arcigay di Roma, con il suo irruento presidente Fabrizio Marrazzo, si attiva. Immediato il coinvolgimento di Daniele Stoppello, legale di Arcigay, per intenderci quella persona mite e prudente, che circa 15 giorni prima ha ottenuto che il Tribunale di Roma riconoscesse parte civile il compagno di un gay assassinato da un giovane. Prima volta nella storia italiana.
Anche in questo caso Daniele ascolta, valuta, e poi parte per la sua battaglia legale; questa volta la controparte non è certo uno scherzo: i carabinieri.
La stampa si agita, si butta a capofitto. Arcigay Roma affronta centinaia di giornalisti, di richieste (come sempre ardite e bislacche) da parte di testate, Tg, agenzie. E poi si decide: il 2 agosto, serata prevista per l’inaugurazione delle pedonalizzazione della Gay Street, sia anche il momento in cui diamo una risposta collettiva al moralismo oscurantista che attraversa tutto il paese.
Arcigay Roma è un gruppo agguerrito, che ha saputo nel giro di pochi anni conquistarsi uno spazio notevole nella realtà capitolina. Gestisce la Gay Help Line, servizio pagato dal Comune e che ha permesso l’emersione di tanti casi di discriminazione e di soprusi. E’ un gruppo “fastidioso”, perché percepito da associazioni storiche e leader, regine e reginette di vario stampo, come una realtà parvenu, quasi un corpo estraneo in una città dove Arcigay non ha mai attecchito perché “dominio” di altre e di altri. Arcigay Roma incita forti sentimenti di antipatia nel movimento romano e riscuote un grande apprezzamento tra gay e lesbiche, nelle istituzioni e nella società civile.
In questo clima corrosivo, il Mario Mieli, decide di saltare sul carro della vicenda dei due ragazzi, lanciando per questa sera (domenica 29 luglio) una manifestazione di solidarietà contro l’intervento dei carabinieri, con relativo bacio collettivo. Un’operazione strumentalmente legittima, tesa ad affermare, come i felini, il dominio del territorio.
Naturalmente a nessuno del Mieli è venuto in mente di chiedere u'opinione, non tanto ad Arcigay, ma perlomeno alla coppia protagonista. Nessuno del Mieli è in grado di conoscere i particolari della vicenda; quali siano le strategie difensive, quali mosse sarebbero più utili a livello pubblico. Si manifesta perché “il tema è caldo e non si può lasciare troppo tempo in mezzo”. Alte motivazioni che non possono essere messe in discussione.
Non sfugge che la decisione della manifestazione domenicale sia mossa anche da altre inquietudini, tra cui la volontà di distinzione, dopo un periodo “eccessivamente” unitario con Arcigay a livello nazionale; altro tema sono i malumori dell’area antagonista che contesta la recente audizione in Commissione Giustizia del Senato, in cui Arcigay (destinataria dell’invito della Commissione) ha deciso di coinvolgere Mieli ed Arcilesbica. Insomma il 14 gennaio, data che segna la sottoscrizione di un patto nazionale del movimento lgbt, lungi dall’essere un punto d’arrivo, è invece un flebile filo di partenza.
La manifestazione del 16 giugno, dovrebbe aver insegnato a tutte e tutti che con la distinzione, le furbizie, le antiche e incrostate nobiltà, non si va da nessuna parte.
In ogni caso, non perderemo ulteriore tempo dopo quest’amaro episodio per coltivare rancori, da cui rifuggiamo da sempre, perché convinti che ciò che conta sono il benessere e la difesa delle persone omosessuali. Le dispute tra associazioni, fanno parte delle miserie del mondo, con qui bisogna fare pragmaticamente i conti. Giovedì 2 agosto si terrà la manifestazione di Arcigay Roma, con la partecipazione delle istituzioni, di diverse personalità e con i due ragazzi protagonisti della vicenda. Noi crediamo di esserci comportati bene e con coerenza, quindi, lasciatecelo dire, nel giusto.