Il presidente di Arcigay Aurelio Mancuso e la presidente di Arcilesbica Francesca Polo hanno inviato oggi una lettera a tutti i Capigruppo e a tutti leader del’Unione per chiedere ‘immediata calendarizzazione del disegno di legge del Governo dal titolo: "Misure di sensibilizzazione e prevenzione, nonché repressione dei delitti contro la persona e nel’ambito della famiglia, per ‘orientamento sessuale, ‘identità di genere ed ogni altra causa di discriminazione".
Una vittima della violenza omofobica
Tale ddl è stato presentato solennemente nel mese di dicembre in una conferenza stampa congiunta da tre ministri (Clemente Mastella, Rosy Bindi, Barbara Pollastrini) ed è stato poi successivamente depositato il 25 gennaio 2007 alla Camera dei Deputati.
Il provvedimento, meglio conosciuto come il pacchetto antiviolenza, è al’esame della Commissione Giustizia della Camera dove già prima della pausa estiva si sono concluse le audizioni .
In quella sede Arcigay ed Arcilesbica avevano espresso il loro giudizio positivo sul provvedimento, che pure contiene alcune norme da precisare e migliorare, e chiesto alla Commissione di assumere come testo base proprio ‘articolato del’esecutivo, così da poter velocizzare i tempi parlamentari.
Con la lettera inviata questa mattina i due rappresentanti delle associazioni nazionali gay e lesbica, hanno chiesto: "Ai capogruppo e leader del’Unione, di assumere tutte le iniziative necessarie al fine di inserire tale provvedimento nel calendario ‘Aula, valutando tutti gli strumenti regolamentari che possano portare ad una sua rapida approvazione".
Per Arcigay ed Arcilesbica: "Ques’urgenza è dettata dalla presa ‘atto che nel nostro paese nel’ultimo anno, si è intensificato un clima ‘odio omofobico che ha portato al moltiplicarsi ‘atti di violenza e di discriminazione nei confronti delle persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender), e di continui atti vandalici ed intimidazioni nei confronti di luoghi ‘aggregazione, culturali e sociali della nostra comunità. Il tutto è stato sintetizzato in un dossier consegnato a giugno al vice ministro agli Interni Marco Minniti e alla Commissione Giustizia della Camera". Da dossier emerge che solo nel’ultimo anno si sono verificati circa 20 episodi di violenze gravi (tra cui 7 omicidi) e circa 50 altre manifestazioni di intolleranza o discriminazione."
La lettera si conclude ricordando che la questione del’approvazione di norme antidiscriminatorie e di tutela delle persone LGBT è uno dei punti qualificanti della piattaforma rivendicativa del Pride nazionale, che si è tenuto a Roma il 16 giugno 2007, e che ha visto la partecipazione di un milione di persone.