No, Andreotti gay non riesco nemmeno ad immaginarlo, per considerarlo omofobo invece non servono sforzi di immaginazione. Ha detto: “Mia madre quando ero giovane mi ha messo in guardia contro diversi”. Contro i mafiosi invece la genitrice di Giulio non si pronunciò e lui gratificò Riina con un bacio sulla bocca! Bleah!
Ho saltato la premessa ma la metto qui: mi riferisco ad una bella idea di Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, che sul suo blog http://blog.libero.it/mancuso/ il 18 settembre ha pubblicato una lista di 200 persone tra politici, artisti, sportivi, giornalisti, intellettuali, rappresentanti della nostra Italia di cui alcuni gay, altre lesbiche, qualche bisex e pansex, tanti etero (forse).
Aurelio Mancuso
Dichiara Mancuso: "E’ un modo per dire basta a questo clima orrendo di odio e moralismo ipocrita cattolico e dei tanti devoti di destra e di sinistra. Faccio outing ma vi invito a non dare nulla per scontato, la legge sulla privacy non mi consente di confermare o di smentire. Per chi si sentisse offeso per l’inserimento del suo nome dio che è un gioco e che i nomi sono stati scelti a caso così come avverrà per le prossime liste, sempre di 200 nomi per volta".
Il primo della prima lista, in rigoroso ordine alfabetico è Giovanni Alemanno, esponente di An, tipo belloccio ma imbolsito e poco sexy anche se avrà di sicuro estimatrici ed estimatori. Potrebbe essere gay? Forse bisex? Arditamente pansessuale? Banalmente etero? Boh! Certo Biagio Antonacci sembrerebbe più facile da definire: bisex cioè. Si dice, i soliti pettegolezzi veramente, che sia stato sorpreso a dividere il letto con un altro famoso cantante: si riposavano dopo i vocalizzi oppure… I soliti bene informati dicono che la moglie del secondo (lui in questa lista non c’è ma dovrebbe essere alla lettera R) ha usato questo episodio come efficace arma per ottenere un vantaggiosissimo divorzio.
Alla B ci sono almeno tre lesbiche in politica, c’è anche la Binetti ma lei forse starebbe meglio con i masochisti autoflagellati visto l’abuso di cilicio. Dimenticavo almeno un politico frocio con la B c’è e non è Bertinotti anche se qualche anno fa disse: “Sono ebreo, sono omosessuale, …” . E Battiato? E’ così legato a Sgalambro…
Alla C troviamo un notabile d’antiquariato democristiano: Emilio Colombo che cercava di alleviare le pene dell’omosessualità con dosi massicce di polvere bianca. Quando si dice “un sepolcro imbiancato”… A Ivan Cattaneo invece tanto di cappello per essere stato uno dei primi tantissimi anni fa a dichiarare la propria natura anche se per gioco ha mescolato le carte con la canzone “Polisex”.
Lucio Dalla non parla, lo fa per lui la sua ridicola parrucchetta bionda di giovani capelli su una testa e una faccia da gay attempato. Carmen Consoli poi: è bella, brava, simpatica, adorata da gay e lesbiche, dovrebbe farsi coraggio e dichiarare il suo affetto per le donne in generale e per una in particolare (pare sia una regista sua corregionale).
Si continua con Tiziano Ferro (prima si è dichiarato poi ha preferito glissare consigliato dai soliti discografici attenti al marketing), Gianni Letta, Gianna Nannini, Andrea Occhipinti, Massimo Ranieri, Renato Zero e tanti altri nomi.
Gore Vidal, intervistato da Francesco Gnerre (“Noi e gli altri” edito da Il dito e La Luna), così disquisisce: "Probabilmente il dieci per cento dei maschi in qualsiasi posto preferisce le donne agli uomini e un altro dieci per cento preferisce gli uomini alle donne. Se si mettono da parte questi, diciamo, entusiasti – come i tifosi di calcio – ci si rende conto che la maggior parte delle persone va sessualmente alla deriva secondo l’idea di Gide. Allora perché agitarsi tanto?" Giusto! E infatti questo è davvero solo un gioco ma può essere liberatorio, dissacrante, divertente e innocuo tutto sommato, no? Bravo Mancuso!