19enne gay siriano chiede asilo in Scozia

  

Il governo scozzese ha preso in esame il caso di Jojo Jako Yakob, un ragazzo di 19 anni gay siriano che ha chiesto asilo per non essere deportato in Siria dove lo attende la tortura e probabilmente una condanna a morte a causa della sua omosessualità.

Jojo Jako Yakob ha fatto richiesta al ministro degli interni del Regno Unito per annullare l’ordine di deportazione. E’ stato Pete Wishart, portavoce scozzese del ministero, ad occuparsi del caso: "Dopo la sua condanna in Siria, è inaccettabile che Mr Yakob sia costretto a tornare in Siria dove dovrebbe fronteggiare torture e quasi sicuramente la morte."

Il parlamento scozzese, che non ha poteri riguardanti l’immigrazione, ha comunque approvato una mozione di appoggio alla causa di Yakob. Yakob era scappato dalla Siria dopo essere stato arrestato per le sue tendenze omosessuali due anni fa e aver subito abusi dalla polizia e dalle guardie carcerarie. Dopo essere stato ricoverato in coma per i pestaggi è fuggito in Libano nascondendosi in un camion, per poi approdare a Londra con un passaporto falso. Per questo è stato arrestato e per un errore burocratico: la sua pratica di asilo era stata archiviata.

Yakob rivela particolari agghiaccianti della sua prigionia siriana, tra cui l’esperienza di Hassam, un altro gay condannato a 25 anni per omosessualità e regolarmente sottoposto a elettroshock.

Illuminanti le dichiarazioni dell’ambasciatore siriano "In Siria non ci sono squadre dedite alla caccia degli omosessuali anche se rappresenta è un reato. La gente non viene incarcerata per questo, per noi l’omosessualità è una malattia che puo essere curata, una posizione analoga a quella del Vaticano".


  •