SYDNEY, (Australia) – É Dancing Queen del gruppo svedese degli ABBA la canzone più gay della storia. A proclamarla regina dell’immaginario canoro omosessuale sono stati gli utenti del sito SameSame, rivolto alla comunità gay australiana, chiamata a stilare la speciale classifica in occasione del 30esimo anniversario del carnevale gay e lesbico di Sydney. Il motivo – che descrive le sensazioni di una diciassettenne alla ricerca di se stessa nelle danze scatenate del venerdì sera – precede altri due classici della disco music anni ’70 e del pantheon melodico omo: I Will Survive di Gloria Gaynor e YMCA dei Village People.
MUSICA DA BALLARE – Ma è tutta la classifica, nel suo complesso, a mostrare una predilezione per la musica da ballare e per i testi che inneggiano alla libera espressione della propria personalità. Nella la top ten trovano posto sempreverdi dance come It’s Raining Men delle Weathergirls (quarta), Your Disco Needs you di Kylie Minogue (quinta) e I love the nightlife (decima), il successo di Alicia Bridges che sarebbe stato poi riproposto vent’anni più tardi nella colonna
sonora del film The last days of disco. Al nono posto c’è Vogue di Madonna e al sesto Go West, nella versione primi anni ’90 dei Pet Shop Boys. L’originale, manco a dirlo, è dei Village People, gruppo che ha sempre giocato esplicitamente con la «diversità» e che ricorre spesso nella classifica. Gli utenti di SameSame li hanno apprezzati anche per In the Navy (diciottesimo posto) e per l’ironica Macho Man (sedicesimo). La lista delle note gay per eccellenza stilata dal sito australiano comprende anche I Want To Break Free dei Queen (ventunesimo), brano che sprona alla liberazione da tutte le forme di schiavitù sociali e sentimentali e che nel videoclip originale rappresentava Freddie Mercury nei panni di una casalinga disperata ante litteram. Mentre un altro brano dal carattere liberatorio come Girls Just Wanna Have Fun di Cindy Lauper si piazza diciottesima Strong Enough di Cher, un invito a non lasciarsi abbattere dalle delusioni amorose e dai tradimenti, arriva al numero 45 (la stessa Cher fa meglio con Believe, dodicesima).
VALORI GAY E NON SOLO – Amore, dunque, ballo e libertà di espressione: questo i tratti più presenti nella classifica. Se poi siano aspetti intrinsecamente gay, resta da vedere. Le vie della musica e della cultura popolare, si sa, sono complesse e danno vita ad incroci inaspettati. Tanto che due canzoni presenti in classifica – Relax, Frankie Goes To Hollywood (diciassette) e I Feel Love di Donna Summer (trentasei) – trovano posto anche nella compilation che il pornoattore più famoso del mondo, Rocco Siffredi, presenterà domani.