È insopportabile che il ministro Mara Carfagna dica un giorno si e l’altro pure che si occuperà solo dei casi singoli di discriminazione. Questo non è il ruolo o il compito di un ministro.
Il caso singolo di Cristian Floris fa emergere un problema vastissimo ma è del fenomeno generale che si deve occupare Mara Carfagna perché ella ha il potere di mettere in pratica azioni concrete, attraverso strumenti legislativi, per evitare o disincentivare le discriminazioni collettive.
Da lei non serve solidarietà pietistica, ma servono azioni concrete e serve che dica cosa intende fare per mettere in pratica queste azioni. Noi vogliamo sapere se il Ministro è d’accordo con l’estensione della Legge Mancino che allarga i reati di odio per orientamento sessuale.
E poi la smetta il ministro di parlare del corteo del Pride come di una caricatura perché, dalle sue prime uscite pubbliche, ci sembra piuttosto sia la Carfagna stessa una caricatura di un ministro, abbiamo capito che non parteciperà ai Pride ma per questo non sentiremo la sua mancanza. E la smetta di dire che non finanzierà nulla perché nessuno le ha mai chiesto un centesimo per quanto riguarda i cortei perché semmai i contributi sono stati chiesti per gli eventi culturali collaterali.
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay